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5 agosto 2024
Lavoro e previdenza sociale
Assegno unico e universale per figli a carico: ltalia deferita alla CGUE

Continua la procedura d'infrazione. Per la Commissione europea, i requisiti della residenza in Italia da almeno due anni e della presenza in Italia dei figli sono discriminatori.

di La Redazione

Lo scorso 25 luglio la Commissione UE ha deciso di deferire l'Italia alla CGUE per il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori mobili di altri Stati membri dell'UE in relazione all'assegno unico e universale per i figli a carico.
La Commissione ritiene che i requisiti della residenza in Italia da almeno due anni e della presenza in Italia dei figli siano discriminatori nei confronti dei lavoratori mobili dell'UE. violino il diritto dell'UE in materia di coordinamento della sicurezza sociale e di libera circolazione dei lavoratori.

Per questo motivo, ha deciso di andare avanti con la procedura di infrazione. La vicenda trae origine da una lettera di costituzione in mora inviata dalla Commissione all'Italia nel febbraio 2023, cui ha fatto poi seguito un parere motivo nel novembre 2023.
Poiché la risposta dell'Italia non ha tenuto sufficientemente conto dei rilievi della Commissione, quest'ultima ha deciso di deferire il caso alla Corte di giustizia dell'Unione europea.

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