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28 ottobre 2024
Lavoro e previdenza sociale
Stop ai rapporti di lavoro regolari camuffati da tirocini: il parere del CESE sulla proposta di direttiva

Arrivano le raccomandazioni del Comitato economico e sociale europeo (CESE) sulla proposta di direttiva e sulla proposta di raccomandazione relative al miglioramento delle condizioni di lavoro dei tirocinanti (C/2024/6029 in Gazzetta Ufficiale dell’UE del 23 ottobre 2024).

di La Redazione

Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 23 ottobre 2024 è stato pubblicato il parere del Comitato economico e sociale europeo (CESE) con riguardo alla proposta di direttiva sui tirocini e alla proposta di raccomandazione su un quadro di qualità rafforzato per i tirocini.
Non sono mancate proposte ed osservazioni, tutte racchiuse nelle raccomandazioni di cui alla seguente tabella:

Proposta di direttiva Si sottolinea che gli apprendistati e i tirocini sono due pratiche di lavoro distinte, e anche se entrambi comportano apprendimento e formazione, non vanno confusi. Per questo motivo, il CESE raccomanda di eliminare dal considerando 17 il riferimento alla sovrapposizione tra le due pratiche.
Si raccomanda che nell’ambito delle definizioni di cui all’art. 2 della proposta di direttiva, nessuno Stato debba essere obbligato a classificare i tirocini quali rapporti di lavoro quando, sulla base della normativa interna, tale pratica non rientra nella definizione di “tirocinante” stabilita dalla direttiva.
Si propone di consentire alle parti sociali di determinare congiuntamente le condizioni di lavoro dei tirocinanti, compresa la facoltà di derogare al principio di parità di trattamento per motivi oggettivi connessi alla natura distinta di tirocini e rapporti di lavoro regolari.
Si sottolinea che è importante che gli Stati membri forniscano risorse umane e finanziarie alle autorità competenti incaricate dei controlli e delle ispezioni di cui all’art. 4 della proposta di direttiva, riconoscendo l’importanza del contributo che possono dare in tal senso le parti sociali.
Si suggerisce che gli elementi indicati nella proposta siano tenuti in considerazione per individuare un rapporto di lavoro regolare camuffato da tirocinio.
Proposta di raccomandazione Si raccomanda la definizione, per ciascun tipo di tirocinio, di criteri minimi di qualità validi in tutta l’UE e di includervi un elenco esemplificativo di ragioni oggettive che giustifichino la deroga rispetto a tali criteri, senza pregiudizio delle impostazioni interne.
Si considera fondamentale rilevare dati e raccogliere e condividere esempi di buone pratiche nazionali per ogni tipo di tirocinio a livello UE nell’ambito del processo di riesame e attuazione della normativa.
Si sottolinea l’importanza di una retribuzione equa che tenga conto degli eventuali costi di partecipazione all’attività di formazione e delle necessità di base che ad essa si correlano per garantire a tutti parità di accesso.
Si chiede che in entrambe le proposte, laddove vi siano riferimenti ai rappresentanti dei lavoratori, che vengano menzionati altresì i rappresentanti sindacali, invitando ad introdurre disposizioni che assicurino che essi possano agire sempre a tutela dei tirocinanti.
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