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13 settembre 2021
Il Garante Privacy dice sì all’utilizzo delle body cam ma con alcuni accorgimenti

Niente riconoscimento facciale e cancellazione dei dati raccolti dopo 6 mesi: queste solo alcune delle indicazioni del Garante rese con i pareri del 22 luglio 2021.

La Redazione

Il Dipartimento della pubblica sicurezza presso il Ministero dell'Interno e il Comando generale dell'Arma dei Carabinieri hanno ottenuto il via libera del Garante Privacy ai fini dell'utilizzo delle body cam. Tale sistema consentirà di documentare situazioni critiche di ordine pubblico che si verificano in occasione di eventi o manifestazioni.

Accanto alla suddetta autorizzazione, con i provvedimenti n. 290 e n. 291 del 22 luglio 2021 il Garante ha comunque invitato le due Forze di Polizia a recepire alcune indicazioni in ordine alle misure di sicurezza e di tracciamento degli accessi ai dati, considerando che i rischi per la persona possono essere anche molto elevati, andando dalla discriminazione alla sostituzione d'identità.

In particolare, l'Autorità ha chiesto di specificare che il sistema che si intende utilizzare non consenta l'identificazione univoca ovvero il riconoscimento facciale del soggetto.
Inoltre, le body cam potranno essere attivabili solo qualora sussista un pericolo di turbamento dell'ordine pubblico o di fatti di reato. Ancora, non è ammessa la registrazione continua delle immagini, né quella di episodi non critici.

I dati raccolti saranno disponibili con diversi livelli di accessibilità e sicurezza ai fini dell'espletamento di attività di accertamento e potranno essere conservati per un periodo di 6 mesi con cancellazione automatica al termine.

Infine, il Garante Privacy ha raccomandato alle Amministrazioni di valutare l'ipotesi di poter condividere i documenti originali con i soggetti autorizzati da remoto, evitando così la riproduzione di copie.

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