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26 ottobre 2021
La corretta ripartizione delle spese di riscaldamento e i consigli per risparmiare e tutelare l’ambiente
L'ENEA ha pubblicato una guida sulle modalità di ripartizione delle spese dei consumi termici negli edifici dotati di impianto centralizzato. Inoltre, ha proposto un decalogo per risparmiare in bolletta.
La Redazione
Con il D.Lgs. n. 73/2020 di modifica del D.Lgs. n. 102/2014, è stata data attuazione alla Direttiva (UE) 2018/2002 che modifica la Direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica. Il D.Lgs. n. 102/2014, in coerenza con quanto disposto dall'art. 9. della Direttiva, stabilisce che per favorire il contenimento dei consumi energetici, la ripartizione delle spese per il consumo di calore, raffreddamento o acqua calda per uso domestico di ciascuna unità immobiliare sia effettuata in base ai consumi effettivi. La citata normativa prevede inoltre che, al fine di incentivare l'istallazione di contatori individuali di misura, i consumatori siano informati sui vantaggi della contabilizzazione da remoto e della ripartizione delle spese in base ai reali consumi individuali
Premesso quanto innanzi esposto, la Guida, redatta da ENEA e approvata dal Ministero della Transizione Ecologica ai sensi dell'art. 9, comma 5-quater, del D.Lgs. n. 102/2014 è rivolta principalmente al cittadino che si trova nelle condizioni di dover applicare quanto stabilito dal decreto, ma anche a tutte le altre figure coinvolte nel processo decisionale (amministratori di condominio, tecnici, etc.) riguardante la contabilizzazione e la ripartizione delle spese energetiche. Essa fa inoltre riferimento, quando necessario, alla normativa tecnica elaborata dal Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente (CTI), ente di normazione del Sistema UNI competente per il settore energetico.
La presente Guida (presente sul sito istituzionale di ENEA) è pertanto finalizzata a fornire:
  1. una specifica informativa agli utenti riguardo la ripartizione delle spese negli impianti termici;
  2. le indicazioni sulle opportunità di risparmio ed efficientamento energetico connesse al rispetto del decreto e sulle sanzioni in merito alla mancata applicazione;
  3. gli specifici casi esemplificativi atti a comprendere meglio la ripartizione delle spese e la finalità della direttiva europea e del collegato decreto.
Oltre a ciò, in occasione dell'accensione dei riscaldamenti del 15 ottobre scorso, ENEA per i comuni appartenenti alla “ZONA climatica E” (clima più rigido) ha proposto 10 regole pratiche per scaldare al meglio le proprie abitazioni senza sprecare energia, potendo salvaguardare l'ambiente e risparmiare in bolletta 

IL DECALOGO PER RISPARMIARE E TUTELARE L'AMBIENTE

 

Manutenzione degli impianti

Un impianto consuma e inquina meno quando è regolato correttamente, è pulito e senza incrostazioni di calcare. Chi non effettua la manutenzione del proprio impianto rischia una multa a partire da 500 euro (D.P.R. n. 74/2013).

 

Controllo della temperatura degli ambienti

La normativa prevede una temperatura di 20 gradi più 2 di tolleranza, ma 19 gradi sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Inoltre, per ogni grado in meno si risparmia dal 5 al 10 per cento sui consumi di combustibile.

 

Orario di accensione

Il tempo massimo di accensione giornaliero varia per legge a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l'Italia: da un massimo di 14 ore giornaliere per gli impianti in zona E (nord e zone montane) alle 8 ore della zona B (fasce costiere del Sud Italia).

 

Installazione dei pannelli riflettenti tra muro e termosifone

Soluzione efficace per ridurre le dispersioni di calore, soprattutto nei casi in cui il calorifero è incassato nella parete riducendone spessore e grado di isolamento. Anche un semplice foglio di carta stagnola contribuisce a ridurre le dispersioni verso l'esterno.

 

Schermature delle finestre durante la notte

 

Chiudendo persiane e tapparelle o collocando tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l'esterno.

 

Evita ostacoli davanti e sopra i termosifoni

Posizionare tende o mobili davanti ai termosifoni o usare i radiatori come asciuga biancheria, ostacola la diffusione del calore verso l'ambiente ed è fonte di sprechi. Non lasciare troppo a lungo le finestre aperte: per rinnovare l'aria in una stanza bastano pochi minuti, mentre lasciarle troppo a lungo comporta solo inutili dispersioni di calore.

 

Check-up della casa

Valutare lo stato dell'isolamento termico di pareti e finestre e l'efficienza degli impianti di climatizzazione. Gli interventi, oltre ad abbattere i costi per il riscaldamento, anche fino al 40%, diventano più convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali, come l'ecobonus che consente di detrarre dalle imposte IRPEF o IRES dal 50 all'85% delle spese sostenute e il Superbonus, con aliquota di detrazione 110%.

 

Scegliere gli impianti di riscaldamento innovativo

Dal 2015 si possono installare solo caldaie a condensazione. Valuta la possibilità di sostituire il vecchio impianto con uno a condensazione o con pompa di calore ad alta efficienza (anche caldaie alimentate a biomassa e sistemi ibridi) abbinati a impianti solari termici e fotovoltaici. Anche per questi interventi è possibile usufruire degli sgravi fiscali.

 

Scegliere le soluzioni tecnologiche innovative

Dotare l'impianto di una centralina automatica per la temperatura che evita sbalzi di potenza. La possibilità di programmazione oraria, giornaliera e settimanale garantisce un ulteriore risparmio energetico. Anche la domotica aiuta a risparmiare: cronotermostati, sensori di presenza e regolatori elettronici permettono di regolare la temperatura e il tempo di accensione anche a distanza.

 

Installare le valvole termostatiche

Queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell'acqua calda nei termosifoni, consentendo di non superare la temperatura impostata per il riscaldamento degli ambienti. Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre i consumi fino al 20%.

 

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