Nel parere reso l'11 febbraio 2022 sullo schema delle «Linee guida operative per la fruizione dei servizi SPID da parte dei minori» proposto da AgID, il Garante Privacy ha individuato le garanzie per l'utilizzo del Sistema pubblico di identità digitale (SPID) da parte dei minori.

A tal proposito, l'Autorità stabilisce che i ragazzi sopra i quattordici anni potranno dotarsi di un'identità SPID per accedere ai servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione a loro rivolti, mentre i più piccoli potranno utilizzarlo solo per i servizi online forniti dalle scuole previa richiesta dei genitori. In ragione del diverso grado di maturità e consapevolezza tra gli ultraquattordicenni e gli infraquattordicenni, il Garante ha sottolineato la necessità di adottare specifiche protezioni per tutelare i minori dai rischi sottesi al rilascio e all'utilizzo dello SPID durante l'accesso ai servizi online.

Per questo motivo, l'Autorità ha chiesto ad AgID di modificare lo schema introducendo garanzie aggiuntive, con particolare riferimento alla procedura di rilascio dell'identità SPID da parte degli identity provider. I service provider, invece, dovranno valutare quali sono i servizi da offrire direttamente ai minori e le garanzie da assicurare in ragione delle caratteristiche degli stessi.
Riguardo l'utilizzo dello SPID da parte degli infraquattordicenni, esso è ammesso unicamente per i servizi online offerti dalle scuole (come, ad esempio, il registro elettronico), e deve avvenire per un periodo sperimentale fino al 30 giugno 2023. Al termine della sperimentazione, che coinvolgerà anche il Ministero dell'istruzione, dovrà essere valutata l'adeguatezza delle misure adottate.
Da ultimo, il Garante ha previsto anche che l'informativa rivolta ai minori deve avere un linguaggio semplice e chiaro.