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22 marzo 2022
Le misure a sostegno del settore agroalimentare previste dal D.L. anti-rincari

Anche le imprese agricole, della pesca e dell'agricoltura hanno subito gli effetti economici della crisi ucraina. Per questo motivo, il Decreto Legge contro il caro energia ha disposto degli interventi ad hoc.

La Redazione

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 67 del 21 marzo 2022 il Decreto Legge anti-rincari, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso venerdì.
Tra gli interventi previsti per sostenere le imprese, il provvedimento contiene delle misure ad hoc per il settore agroalimentare:

   1. Rinegoziazione e ristrutturazione dei mutui agrari

Al fine di contrastare la crisi di liquidità dovuta all'incremento dei costi dell'energia e delle materie prime, il Governo ha concesso alle imprese agricole, della pesca e dell'agricoltura la possibilità di rinegoziare e ristrutturare i mutui in essere e allungare fino a 25 anni il periodo residuo di rimborso. Inoltre, ISMEA è autorizzata a prestare una garanzia gratuita a favore di agricoltori e pescatori.

   2. Rifinanziamento del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura

Il decreto incrementa di ulteriori 35 milioni di euro il Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese nel settore agroalimentare istituito con la legge di bilancio 2022.

    3. Credito d'imposta per l'acquisto di carburante per agricoltura e pesca

Il trasporto merci è stato fortemente toccato dal rincaro dei carburanti. Per questo motivo, il provvedimento in esame ha introdotto un contributo sotto forma di credito di imposta per l'acquisto di carburanti destinati alle imprese agricole e della pesca, pari al 20% effettivamente utilizzato nel primo trimestre solare dell'anno 2022, entro i limiti stabiliti per gli aiuti di Stato.

    4. Digestato come fertilizzante per terreni

Il decreto ha previsto la possibilità di utilizzare i sottoprodotti vegetali e gli scarti di lavorazione delle filiere agroalimentari come fertilizzante, al fine di sopperire alla mancanza di prodotti chimici a seguito della crisi russo-ucraina.

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