Secondo gli esperti in materia, l'attuale proprietà degli
asset metaverse non è affatto regolata dal diritto di proprietà, ma piuttosto dal diritto contrattuale. E ciò che molte aziende chiamano "proprietà" nel Metaverso non è la stessa proprietà nel mondo fisico, il che significa che
i consumatori corrono il rischio di essere truffati.
|
Da quanto appreso dai primi studi sulla materia, la concezione generale tra gli appassionati di criptovalute è che gli NFT consentono la vera proprietà degli elementi digitali nel Metaverso per due motivi: decentralizzazione e interoperabilità. Queste due caratteristiche tecnologiche hanno portato alcuni a sostenere che i token forniscono una prova indiscutibile della proprietà, la quale può essere utilizzata in varie app., ambienti e giochi del metaverse. In virtù di quanto esposto, dunque, l'opinione di molti è che l'acquisto e la vendita di oggetti virtuali possono essere effettuati sulla blockchain stessa, a qualsiasi prezzo senza il permesso di nessuna persona o azienda.
|
Nonostante queste affermazioni,
lo status giuridico dei "proprietari" virtuali è notevolmente più complicato. Per meglio dire, quando un utente si iscrive in una piattaforma
metaverse, questo deve prima accettare i termini di servizio, i termini di utilizzo o il contratto di licenza con l'utente finale della piattaforma. In pratica, l'acquirente accetta dei documenti legalmente vincolanti che definiscono i diritti e i doveri degli utenti e della piattaforma
metaverse.
|
Uno dei problemi riscontrati è la documentazione offerta dalle piattaforme in quanto, spesso, i documenti non solo del tutto comprensibili soprattutto per le sfumature della realtà virtuale. Molte piattaforme metaverse si riservano il diritto di modificare i propri termini di servizio in qualsiasi momento con un preavviso minimo o nullo. Ciò significa che gli utenti dovrebbero aggiornare e rileggere frequentemente i termini per assicurarsi che non si impegnino in comportamenti recentemente vietati che potrebbero comportare la cancellazione delle loro risorse "acquistate" o persino dei loro interi account.
|
Proprio in questi lunghi - e talvolta incomprensibili - documenti in cui le piattaforme del Metaverso esplicitano le sfumature legali della proprietà virtuale. Cioè, a differenza della
blockchain stessa, i termini di servizio per ciascuna piattaforma
metaverse sono centralizzati e sono sotto il completo controllo di una singola azienda. Questo è
problematico per la proprietà legale: quando un utente acquista determinati articoli nel "Metaverso", come gli NFT, il suo acquisto viene registrato in una transazione su una
blockchain; viene assegnata così la proprietà di un NFT (semplicemente una stringa univoca di bit). Infine, l'NFT viene memorizzato in un portafoglio crittografico che può essere aperto solo dall'utente, trasportabile ovunque nel Metaverso. In sintesi, ogni NFT è collegato a un particolare elemento virtuale.