Si tratta di diverse misure predisposte dalla Commissione UE che consentiranno agli Stati membri di riassegnare i fondi ancora disponibili del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per finanziare misure volte a limitare l'impatto economico della crisi in atto.
Lo scorso aprile, la Commissione UE ha proposto una modifica al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, presentando apposito progetto legislativo in cui ha previsto la possibilità per gli Stati membri di varare nuove misure a sostegno delle imprese per fronteggiare l'impatto economico della guerra in Ucraina.
La modifica è stata approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, per cui ora gli Stati membri potranno riassegnare i fondi ancora disponibili nell'ambito del suddetto Fondo allo scopo indicato, potendo altresì riassegnare gli importi fissi che erano stati previsti per il periodo 2014-2020 per determinate attività.
Inoltre, è stata prevista l'erogazione di un indennizzo per le imprese di pesca e acquacoltura per il mancato guadagno e per i costi aggiuntivi sostenuti nell'ultimo periodo, il quale si estende alle organizzazioni di produttori.
In programma è, invece, la compensazione del mancato reddito causato dall'arresto temporaneo dell'attività di pesca nel caso in cui l'aggressione militare intrapresa dalla Russia contro l'Ucraina ponga a rischio la sicurezza dell'attività.
Gli interventi previsti possono essere retroattivi dal 24 febbraio, giorno in cui è iniziata l'aggressione militare dell'Ucraina, precisando che gli Stati membri dovranno presentare alla Commissione UE la modifica dei programmi operativi in vigore, anche se le misure, come ha precisato una nota della Commissione, potranno essere attuate anche prima della loro approvazione.