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8 novembre 2022
Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura: per l’Italia 987,2 milioni di euro per i prossimi 6 anni
Circa la metà dei fondi sarà destinata alla pesca sostenibile, oltre un terzo sarà investito nell'acquacoltura, nella trasformazione e nella commercializzazione sostenibili, mentre il resto sarà riservato all'economia blu sostenibile e al rafforzamento della governance internazionale degli oceani.
La Redazione
«Sono lieto di annunciare l'adozione del programma FEAMPA per l'Italia che sosterrà gli investimenti sostenibili nell'acquacoltura e nella pesca e accelererà la transizione verde e digitale del settore».
Questo un estratto della dichiarazione resa dal Commissario per l'Ambiente, gli oceani e la pesca, Virginijus Sinkevicius, a seguito dell'adozione da parte della Commissione UE del programma Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura (FEAMPA), che stanzia per l'Italia un totale di 987,2 milioni di euro per i prossimi sei anni, di cui 518,2 milioni rappresentano contributi dell'Unione Europea.
«Il programma sosterrà la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi acquatici» prosegue Sinkevicius. Esso inoltre «promuoverà l'acquacoltura e le attività sostenibili di trasformazione nonché il rafforzamento dell'acquacoltura e del settore della pesca in Italia, in particolar modo la trasformazione dei prodotti della pesca».
Nello specifico, il fondi stanziati verranno investiti, tra le altre cose, su:
- Pesca sostenibile - investimenti per rispettare l'obbligo di sbarco; politiche di conservazione; riduzione della sovraccapacità di alcuni segmenti della flotta; controllo della pesca e raccolta dati; investimenti in pescherecci per migliorare la sicurezza, la salute, l'igiene, le condizioni di lavoro; efficienza energetica e decarbonizzazione nella pesca (49,8% delle risorse);
- Acquacoltura sostenibile - investimenti in progetti di acquacoltura sostenibile e per la diversificazione delle specie acquicole allevate; efficienza energetica e decarbonizzazione nell'acquacoltura e nella lavorazione dei prodotti ittici (32,8% delle risorse);
- Economia blu sostenibile - sviluppo delle aree costiere e insulari attraverso i Gruppi di Azione Locale (10% delle risorse);
- Governance internazionale degli oceani - conoscenza marina, sorveglianza marittima e cooperazione della guardia costiera (4% delle risorse).
Tra i settori chiave del programma vi è anche la digitalizzazione dei settori italiani della pesca, dell'acquacoltura e della trasformazione tramite un'ampia gamma di soluzioni innovative, dai mezzi di controllo e raccolta dei dati sulla pesca alle nuove tecnologie informatiche applicate alla produzione dell'acquacoltura.
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