Dopo l'approvazione del Regolamento (UE) 2022/1369, il Ministero della Transizione Ecologica ha approntato un Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale che dovrebbe portare ad un risparmio di almeno 8,2 miliardi di Smc di gas naturale.
Il Consiglio energia del 26 luglio 2022 ha approvato la proposta di Regolamento della Commissione volta ad aumentare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'Unione europea mediante la riduzione dei consumi di gas naturale nel periodo compreso tra il 1° agosto 2022 e il 31 marzo 2023.
Il Regolamento (UE) 2022/1369 mira infatti a risparmiare fin da subito l'uso del gas naturale per fronteggiare l'eventuale interruzione delle forniture di gas provenienti dalla Russia, chiamando in causa i vari Stati membri che hanno il compito di approntare misure volontarie di riduzione dei consumi a livello nazionale, le quali diventerebbero obbligatorie in caso di dichiarazione di un nuovo stato di allerta (“Allerta UE”).
Mentre le misure volontarie di riduzione della domanda da adottare nel periodo indicato hanno l'obiettivo di ridurre i consumi nazionali di gas di almeno il 15%, quelle obbligatorie, da preparate anticipatamente e mettere in funzione in caso di allerta, hanno lo scopo di mantenere un tetto ai consumi di ciascuno Stato membro inferiore al 15% per tutto il periodo di allerta.
Alla luce di ciò, il Ministero della Transizione Ecologica ha elaborato un Piano nazionale di contenimento dei consumi per il prossimo inverno che contempla anche il Piano volontario di contenimento dei consumi che dovrebbe portare ad un risparmio di almeno 8,2 miliardi di Smc di gas naturale. Le misure contenute nel Piano sono:
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Tali misure andranno ad integrare il piano di diversificazione già messo in atto dal Governo e saranno utili a garantire adeguati standard di sicurezza, oltre a preservare le riserve disponibili, in attesa che siano operativi i nuovi canali di importazione del gas.
Le stime di impatto porterebbero ad un risparmio potenziale di circa 5,3 miliardi di Smc di gas (2,1 miliardi con la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas e 3,2 miliardi con i risparmi legati al contenimento del riscaldamento) a cui si aggiungerebbero le misure comportamentali da promuovere attraverso apposite campagne di sensibilizzazione.