I rispettivi Presidenti plaudono alla previsione accolta integralmente nella manovra economica varata dal Governo Meloni che segnerà la fine delle lunghe attese degli avvocati dinanzi alla liquidazione dei loro crediti.
È stata integralmente accolta la proposta del Consiglio Nazionale Forense e di Cassa Forense sulla compensazione dei debiti: a darne notizia la Presidente del CNF, Maria Masi, e il Presidente di Cassa Forense, Valter Militi, commentando con soddisfazione la trasmissione alla Camera della manovra economica varata dal Governo il cui art. 150 accoglie le proposte formulate nelle scorse settimane che riveste particolare interesse per l'avvocatura.
Consiglio Nazionale Forense e Cassa Forense avevano, infatti, chiesto la possibilità di compensare i crediti per spese, diritti e onorari dovuti allo Stato ai sensi dell'art. 82 TUSG per il gratuito patrocinio con i contributi dovuti dai professionisti all'Ente a titolo di oneri previdenziali. Inoltre, gli stessi avevano chiesto un incremento della dotazione finanziaria del fondo previsto dalla
Ebbene, la misura accolta avrà importanti ricadute sulla riduzione dei tempi di pagamentodell'attività forense, contribuendo alla razionalizzazione e allo snellimento dell'attività degli uffici giudiziari, prevedendo che gli avvocati saranno pagati in media due anni prima rispetto al passato e senza gravare ulteriormente a livello di costi sulla P.A.. Lo stanziamento fissato per operare la compensazione, poi, salirà dai 10 ai 40 milioni annui, così come era stato richiesto, senza dimenticare il beneficio che deriverà dall'applicazione della norma anche per Cassa Forense poiché tutti i crediti per i quali i professionisti avranno optato per la compensazione saranno riversati direttamente dall'Agenzia delle Entrate, eliminando qualsiasi costo per attività di pagamento o di recupero.