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9 febbraio 2023
La Strategia europea per l’assistenza per caregiver e assistiti

Parità di genere, equilibrio tra lavoro e vita privata, sostegno all'infanzia e assistenza a lungo termine: questi i diritti sociali sui quali poggia la Strategia europea per l'assistenza per caregiver e assistiti presentata dalla Commissione UE.

La Redazione

Nicolas Schmit, Commissario per l'occupazione dei diritti sociali, ha dichiarato:

citazione

«La strategia europea per l'assistenza riguarda la messa al primo posto delle persone. L'UE riconosce il valore del lavoro di cura, che deve riflettersi in migliori condizioni di lavoro e salari. Alle persone bisognose di assistenza a lungo termine deve essere garantito l'accesso a servizi accessibili e di buona qualità, in modo che possano vivere una vita dignitosa. Mi auguro che questa Strategia si traduca in un'assistenza, sia professionale che informale, che riceva il rispetto e l'investimento che merita».

Il 7 settembre 2022 la Commissione europea ha presentato la Strategia europea per l'assistenza per caregiver e assistiti, nell'ottica di

precisazione

  • garantire servizi di assistenza di qualità, convenienti e accessibili in tutta l'Unione europea e di
  • migliorare la situazione di assistiti e caregiver.

La Strategia è corredata da due raccomandazioni per gli Stati membri che puntano a:

precisazione

  • Rivedere gli obiettivi di Barcellona in materia di educazione e cura della prima infanzia. La partecipazione all'educazione della prima infanzia, infatti, incide positivamente sullo sviluppo del bambino, contribuendo a ridurre il rischio di una esclusione sociale e di povertà;
  • Agevolare l'accesso ad un'assistenza a lungo termine caratterizzata da alta qualità e a prezzi accessibili. L'assistenza a lungo termine consente infatti alle persone che dipendono dall'aiuto di un'altra persona per le attività quotidiane, vuoi per la vecchiaia, vuoi per malattia o per entrambe, di mantenere la propria autonomia e continuare a vivere con dignità.

La tematica dell'assistenza a lungo termine coinvolge inevitabilmente il settore lavoro, considerando che l'assistenza è spesso caratterizzata da condizioni di lavoro difficili e da salari piuttosto bassi, oltre ad essere affetta da una carenza di manodopera. Per queste ragioni, la Commissione UE mira alla creazione di posti di lavoro nel settore.
Investire nell'assistenza di alta qualità, poi, significa anche favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e promuovere la parità di genere, dunque porre l'accento sul divario retributivo e pensionistico. Le donne, infatti, sono quelle che si occupano maggiormente delle responsabilità assistenziali, con il 90% della forza lavoro e 7,7 milioni di donne disoccupate a causa proprio di tali responsabilità.

Su tale sfondo, la Commissione UE propone azioni concrete volte a sostenere gli Stati membri in vista dell'incremento dell'accesso ai servizi di assistenza di alta qualità a prezzi accessibili e del miglioramento delle condizioni di lavoro e retributive, accompagnate dall'equilibrio tra lavoro e vita privata.
I piani d'azione degli Stati membri dovranno dunque mirare, ad esempio:

esempio

  • A garantire che l'assistenza a lungo termine sia tempestiva, completa e conveniente;
  • A incrementare l'offerta e il mix di servizi professionali di assistenza a lungo termine, a colmare le differenze territoriali in sede di accesso all'assistenza e ad implementare soluzioni digitali in grado di fornire i servizi e di garantire l'accesso a tutti, in particolare alle persone con disabilità;
  • A garantire standard di alta qualità per i fornitori di tali servizi;
  • A sostenere gli assistenti informali con formazione, consulenza e sostegno economico e psicologico;
  • A mobilitare appositi finanziamenti a lungo termine, anche usufruendo dei fondi UE.

Per promuovere, invece, condizioni di lavoro migliori per attrarre più persone (in particolare, uomini), la Commissione UE raccomanda agli Stati membri:

precisazione

  • Di promuovere la contrattazione collettiva e il dialogo sociale per migliorare salari e condizioni di lavoro;
  • Di assicurare elevati standard di salute e sicurezza sul lavoro;
  • Di pianificare percorsi di istruzione e formazione continua per gli operatori;
  • Di lanciare campagne di comunicazione per affrontare gli stereotipi di genere sull'assistenza.

Da parte sua, invece, la Commissione UE:

esempio

  • Punterà alla creazione di un nuovo dialogo sociale settoriale per i servizi in questione a livello europeo;
  • Finanzierà progetti e ricerche allo scopo di valutare il valore sociale ed economico del lavoro e delle condizioni di lavoro nel settore;
  • Rivedrà l'applicazione delle norme europee disciplinanti le condizioni di lavoro;
  • Mapperà le condizioni attuali di ammissione e i diritti dei lavoratori dell'assistenza a lungo termine provenienti da Paesi terzi.

Ora tocca agli Stati membri discutere le proposte della Commissione in vista dell'adozione da parte del Consiglio, tenendo presente che la Strategia contribuirà al raggiungimento dei 3 obiettivi sociali dell'UE in tema di occupazione, competenze e riduzione della povertà per il 2030.

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