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13 aprile 2023
I procedimenti semplificati di cognizione sono assoggettati al contributo unificato per intero

Esso viene determinato in base agli scaglioni di valore fissati dall'art. 13, comma 1, D.P.R. n. 115/2002. Questa è la risposta fornita dal Ministero della Giustizia ai numerosi quesiti rivolti dagli uffici giudiziari tramite il canale Filo diretto.

La Redazione

Con la circolare del 17 marzo 2023, il Ministero della Giustizia ha fornito chiarimenti in merito a quale sia il contributo unificato da esigere per i giudizi introdotti nelle forme del nuovo procedimento semplificato di cognizione, di cui all'art. 281-decies e ss. c.p.c..
Nello specifico, tramite il canale Filo diretto, diversi uffici giudiziari hanno chiesto al Ministero se possa riconoscersi anche per tali procedimenti il trattamento (di favore) proprio del rito sommario di cognizione di cui agli artt. 702-bis e ss. c.p.c.

Il Ministero della Giustizia risponde quanto segue:

precisazione

Posto che il contributo unificato:

  • configura un'entrata tributaria;

In assenza di esplicita norma eccezionale che ne consenta il dimezzamento, anche i procedimenti semplificati di cognizione (di cui al Capo III-quater, Titolo I, Libro II del codice di procedura civile) sono assoggettati al contributo unificato determinato in base agli scaglioni di valore fissati dall'art. 13, comma 1, del d.P.R. n. 115 del 2002, con esclusione del dimezzamento.

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