Con il messaggio n. 1375/2023, l'INPS fornisce alcuni chiarimenti in merito al riconoscimento dell'assegno per il nucleo famigliare ai lavoratori cittadini di Paesi extra UE, titolari di un permesso di soggiorno di lungo periodo ovvero di un permesso unico di soggiorno, per i famigliari residenti in un Paese terzo dopo lasentenza della Corte costituzionale n. 67 dell'11 marzo 2022.

L'Istituto si era già espresso in materia con la circolare n. 95/2022, chiarendo che le eventuali istanze di riesame delle domande respinte e per le quali il relativo rapporto giuridico non possa ritenersi esaurito possono essere accolte, previa richiesta di integrazione istruttoria agli interessati e verifica della sussistenza degli altri requisiti prescritti dalla legge nell'ambito della prescrizione quinquennale.

Ciò ricordato, l'INPS ritiene opportuno fornire alcuni chiarimenti dopo che sono state presentate dai menzionati lavoratori domande di riesame di pregresse istanze già accolte per i familiari tutelati dalla normativa di cui all'art. 2 D.L. n. 69/1988 alla luce della pronuncia della Consulta n. 67/2022, allo scopo di inserire nel nucleo familiare nuovi componenti per i periodi già definiti con provvedimento di pieno accoglimento.

In conclusione, l'INPS precisa che eventuali richieste volte a includere retroattivamente familiari non presenti nella domanda già accolta si considerano nuove domande di ANF.