«Sanzione non proporzionale su fatti che devono essere ancora giudicati».

 

Con queste concise parole, rilasciate a margine della decisione presa il 22 maggio dalla Corte d'Appello Federale FIGC in merito al famoso “Caso plusvalenze”, la Juve esprime tutta la sua insoddisfazione.

 

Il verdetto, infatti, è tutt'altro che favorevole per la società bianconera: sono stati inflitti 10 punti di penalizzazione in classifica, sanzione ridotta rispetto agli 11 chiesti dalla Procura Figc. 

 

La decisione, come risaputo, segue il rinvio disposto ad aprile dal Collegio di Garanzia CONI, con cui è stato chiesto alla Corte Federale d'Appello FIGC di rinnovare la sua valutazione in relazione alla sua precedente pronuncia che aveva comminato alla Juve una penalizzazione di 15 punti.

 

Buone notizie, invece, per i sette ex dirigenti e consiglieri del CdA bianconero per cui l'accusa aveva chiesto otto mesi, tra cui il noto ex calciatore Pavel Nedved. Per questi è stato infatti disposto il proscioglimento.

Si attendono ora le motivazioni dalla Corte Federale d'Appello in merito alla decisione presa, che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni.