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16 giugno 2023
Dall’abuso d’ufficio (abrogato) alle intercettazioni, fino all’interrogatorio preventivo: il Governo riforma la giustizia
Con il disegno di legge approvato in Consiglio dei Ministri, è stato anche riformulato il reato di traffico di influenze illecite. Previste, poi, delle modifiche in tema di misure cautelari, informazione di garanzia e appellabilità delle sentenze di proscioglimento da parte del PM.
di La Redazione
Giovedì 15 giugno 2023, si è riunito il Consiglio dei Ministri, sotto la presidenza della Premier Giorgia Meloni. Dalla seduta emergono rilevanti novità riguardanti la riforma della giustizia, l'organizzazione della PA, lo sport e il Giubileo 2025, la Legge di delegazione europea 2022-2023 e la Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea 2023.
Riforma della giustizia
La prima importante novità è l'approvazione di un disegno di legge che reca modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e all'Ordinamento giudiziario.

Viene, innanzitutto, abrogato il reato dell'abuso d'ufficio (art. 323 c.p.). Contro i reati nella PA, restano l'apparato repressivo del Codice penale e le misure della giustizia amministrativa e dell'ANAC.
Il reato di traffico di influenze illecite (art. 346-bis c.p.) è stato, invece, riformulato, prevendendo l'eliminazione della “millanteria”. Si rendono applicabili anche per tale delitto le attenuanti per la particolare tenuità o per chi si sia efficacemente adoperato, tra gli altri, per evitare che l'attività delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori o per assicurare le prove dei reati. Viene, inoltre, prevista la causa di non punibilità per la cosiddetta collaborazione processuale. La pena passa da 1 anno a 1 anno e 6 mesi.
 
Per quanto riguarda, invece, il Codice di procedure penale, le modifiche apportate riguardano:

  • Intercettazioni di conversazioni o comunicazioni
È previsto lo stralcio delle intercettazioni che contengono dati di soggetti diversi dalle parti, salvo che non siano essenziali. Detti dati non possono essere indicati nelle richieste di custodia cautelare e nelle ordinanze, salvo che siano indispensabili per esporre i fatti. Infine, si può procedere con la pubblicazione del contenuto solo se le intercettazioni sono citate negli atti del processo.

  • Interrogatorio preventivo rispetto alla eventuale applicazione della misura cautelare
Introdotto il principio del contradditorio preventivo: va disposto l'interrogatorio dell'indagato prima di disporre la misura, quando non è necessario che il provvedimento sia a “sorpresa”. Rimangono escluse le ipotesi di pericolo di fuga o di inquinamento delle prove, o il caso di reati gravi.

  • Collegialità del giudice della misura cautelare della custodia in carcere
Saranno 3 giudici, e non 1, a decidere sull'applicazione della misura cautelare, prevedendo il carcere come “extrema ratio”. Per consentire l'adeguato rafforzamento dell'organico, è previsto l'aumento del ruolo organico del personale di magistratura ordinaria di 250 unità, con autorizzazione a bandire nel 2024 un concorso da espletare nel 2025.

  • Informazione di garanzia
Si specifica che l'informazione di garanzia deve essere trasmessa a tutela del diritto di difesa dell'indagato, e che in essa deve essere contenuta una «descrizione sommaria del fatto». Si limita la notifica dell'atto tramite la polizia giudiziaria ai soli casi di urgenza. È espressamente sancito il divieto di pubblicazione dell'informazione di garanzia, finché non siano concluse le indagini preliminari.

  • Inappellabilità da parte del PM delle sentenze di proscioglimento: 
Il PM non può appellare le sentenze di proscioglimento per i reati oggetto di citazione diretta indicati all'art. 550 del c.p.p.. Restano appellabili le decisioni di proscioglimento per i reati più gravi e le sentenze di condanna per i reati a citazione diretta nei casi in cui l'ordinamento vigente consente l'appello delle sentenze di condanna da parte del PM.

  • Corte d'assise
Si prevede che il limite massimo di 65 anni di età, già vigente, debba essere considerato con riferimento al momento nel quale il giudice popolare viene chiamato a prestare servizio nel collegio.
 
Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della pubblica amministrazione, di sport e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica 2025
Approvato un D.L. che prevede, tra l'altro:
  • disposizioni in materia di organizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
  • a riorganizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e la modifica dell'assetto organizzativo dell'Ispettorato nazionale del lavoro;
  • il rinvio del termine, attualmente previsto nel 30 giugno 2023, a partire dal quale si applica alle impugnazioni il nuovo “rito cartolare” introdotto dalla riforma Cartabia;
  • la previsione che, per le società sportive professionistiche, solo le plusvalenze biennali (e non più annuali) contribuiscono a formare reddito;
  • norme sui giudizi sportivi comportanti penalizzazioni di punti, che dovranno iniziare non prima della fine del campionato e concludersi non oltre l'inizio di quello successivo;
  • l'eliminazione dell'applicabilità alle società dilettantistiche delle (future) norme di giustizia sportiva relative ai provvedimenti per l'ammissione ai campionati;
  • la previsione per le società sportive professionistiche a controlli di natura economico-finanziaria per garantire il regolare svolgimento del campionato;
  • un'esenzione dall'IVA (anche) per le attività didattiche e formative svolte dagli organismi riconosciuti dal CONI e dagli enti sportivi senza fini di lucro iscritti al Registro Nazionale delle attività sportive;
  • la reintroduzione del vincolo sportivo per gli atleti praticanti discipline sportive dilettantistiche.

Legge di delegazione europea 2022-2023
Il disegno di legge approvato ha lo scopo di garantire un più rapido adeguamento dell'ordinamento nazionale a quello europeo, di prevenire l'apertura di procedure d'infrazione e di agevolare la chiusura di quelle pendenti.
Le deleghe previste riguardano, tra l'altro:
  • l'adozione di disposizioni recanti sanzioni penali o amministrative per le violazioni di obblighi contenuti in direttive europee attuate in via regolamentare o amministrativa o in regolamenti dell'Unione europea, per i quali non siano già previste;
  • il recepimento della direttiva (UE) 2021/2167 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2021, relativa ai gestori di crediti e agli acquirenti di crediti;
  • il recepimento della direttiva (UE) 2022/431 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2022, sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni;
  • l'adeguamento della normativa nazionale al regolamento (UE) n. 2022/2036, in materia di trattamento prudenziale degli enti creditizi e delle imprese di investimento di importanza sistemica;
  • l'adeguamento della normativa nazionale al regolamento (UE) 2022/2554 e l'attuazione della direttiva (UE) 2022/2556, entrambi relativi alla resilienza operativa digitale per il settore finanziario.

Relazione sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea 2023
Il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR,  ha illustrato al Consiglio dei Ministri la relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2023, per la successiva presentazione alle Camere, ai sensi dell'articolo 13 della L. n. 234/2012.
Sono individuate e contestualizzate le macro-tematiche oggetto di trattazione attraverso il diretto riferimento agli obiettivi prioritari indicati dalla Commissione UE per il 2023 e alle iniziative chiave a essi connesse.
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