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30 giugno 2023
“L’isola delle rose (distrutte)”: l’AGCOM richiama la RAI per quanto accaduto durante l’esibizione di Blanco a Sanremo 2023
L'esibizione del cantante caratterizzata dalla sua condotta violenta e il comportamento del conduttore, che non ha immediatamente stigmatizzato il fatto, evidenziano la violazione dei particolari doveri che gravano sulla RAI in qualità di concessionaria del servizio pubblico.
di La Redazione
L'AGCOM richiama la RAI-Radiotelevisione italiana s.p.a. ad un più rigoroso rispetto dei principi generalia garanzia degli utenti previsti dall'articolo 4, comma 1, del TU dei servizi di media audiovisivi nonché degli artt. 3 e 5, comma 1, del regolamento approvato con delibera n. 157/19/cons e dell'articolo 2, comma 1, lett. C) e comma 3, lett. D) ed e) del contratto di servizio 2018 - 2022.
Questa la decisione presa dall'Autorità con la delibera n. 144, adottata nel corso delle riunione del Consiglio del 15 giugno 2023, in relazione a quanto accaduto durante l'ultima edizione di Sanremo 2023: mentre intonava il suo brano “L'isola delle rose”, il cantante Blanco ha preso violentemente a calci le rose posizionate sul palco e lanciato gli allestimenti che le contenevano, distruggendoli. Condotta integrante reato ex art. 635 c.p. e veicolante sui minori il – diseducativo - messaggio secondo il quale, quando qualcosa non va come si vorrebbe, sarebbe legittimo devastare i beni altrui e finanche pubblici.
Alla società viene, dunque, contestato il mancato rispetto della dignità umana e l'istigazione alla violenza nonché il mancato ottemperamento agli obblighi, previsti dal vigente contratto di servizio, di promozione e diffusione di contenuti che valorizzano i principi di tutela della legalità e della dignità della persona, come declinati nel vigente contratto di servizio.
Compito della RAI - in qualità di prestatrice di un servizio pubblico generale radiotelevisivo, destinataria di una particolare responsabilità editoriale finalizzata ad obiettivi di interesse collettivo - è, infatti, quello di adottare ogni più opportuna cautela, in particolare nel corso delle trasmissioni in diretta, per evitare il possibile rischio di incorrere nel mancato rispetto dei principi a cui è sottoposto il suo operato, anche attraverso il monitoraggio dei programmi e, in caso di violazioni, l'adozione di sanzioni.
Nell'episodio contestato, invece, l'esibizione del cantante caratterizzata dalla sua condotta violenta e il comportamento del conduttore, che non ha immediatamente stigmatizzato l'accaduto, evidenziano la violazione dei particolari doveri che gravano sulla RAI, con riferimento all'obbligo di proporre valori positivi umani e civili, fondati sul rispetto della dignità della persona e contenuti che educhino al contrasto di ogni forma di violenza e alla cultura della legalità, nonché non appaiono conformi rispetto ai limiti della correttezza e del rispetto dei principi in materia di tutela degli utenti.
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