Nella seduta di mercoledì 27 settembre il Governo ha posto la questione di fiducia sul disegno di legge di conversione, con modificazioni, del D.L. n. 105/2023, recante «disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, nonché in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione».

Si tratta di uno dei due Decreti Omnibus pubblicati in Gazzetta Ufficiale n. 186/2023. L'origine del nome trova giustificazione nel fatto che raccoglie una serie di disposizioni su vari settori tra cui intercettazioni, Covid, incendi boschivi e procedimenti civili dinanzi al tribunale per i minorenni.

In relazione a quest'ultimo ambito, il Decreto Giustizia interviene facendo una parziale retromarcia rispetto alle scelte della riforma Cartabia prorogando ulteriormente al 30 aprile 2023 le funzioni delegate ai giudici onorari nei procedimenti sulla responsabilità genitoriale davanti al tribunale per i minorenni.
Per approfondire il tema, si rinvia a “Responsabilità genitoriale: seppur provvisoriamente, giudice onorario di nuovo protagonista”.

Per contrastare gli incendi boschivi, il Decreto prosegue la lotta contro i piromani aggiungendo al reato ex art. 423-bis c.p. la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici e dell'incapacità di contrattare con la PA, salvo che per ottenere prestazioni di un servizio, per la durata di cinque anni.

In materia di utilizzabilità delle intercettazioni disposte in un procedimento diverso viene ripristinato il testo dell'art. 270 c.p.p. ante modifica da parte del D.L. n. 161/19. In sostanza, i risultati delle captazioni possono essere utilizzati in procedimenti differenti rispetto a quello in cui sono state disposte solo se risultano indispensabili per accertare delitti per i quali è obbligatorio l'arresto in flagranza.