Via libera al processo sul caso Regeni. La Consulta, riunita in camera di consiglio, ha esaminato la questione di legittimità costituzionale sollevata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma in relazione alla celebrazione del processo per il sequestro e l'omicidio del ricercatore universitario.

In attesa del deposito della sentenza nelle prossime settimane, l'Ufficio comunicazione e stampa ha reso noto che la Corte ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 420-bis, c. 3, c.p.p., nella parte in cui non prevede che il giudice procede in assenza per i delitti commessi mediante gli atti di tortura definiti dall'art. 1, c. 1, della Convenzione di New York contro la tortura, quando, a causa della mancata assistenza dello Stato di appartenenza dell'imputato, è impossibile avere la prova che quest'ultimo, pur consapevole del procedimento, sia stato messo a conoscenza della pendenza del processo, fatto salvo il diritto dell'imputato stesso a un nuovo processo in presenza per il riesame del merito della causa.