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23 ottobre 2023
Il privato cittadino ha diritto di accedere agli atti concernenti gli abusi edilizi
Con l'atto del Presidente del 26 settembre 2023 l'ANAC ribadisce i compiti dell'amministrazione comunale in merito all'accesso agli atti di un procedimento per l'accertamento di un abuso edilizio.
La Redazione
L'Autorità Nazionale Anticorruzione è intervenuta in un caso di richiesta di accesso agli atti riguardanti un abuso edilizio e in tale circostanza l'ANAC ha chiarito che chi ha presentato la richiesta non assume il ruolo di “parte” del procedimento, in quanto non è titolare di una situazione giuridicamente rilevante.
Inoltre, lo stesso, in qualità di cittadino, ha diritto di essere messo a conoscenza delle decisioni assunte dal soggetto pubblico nei limiti delle disposizioni che regolano la trasparenza dell'azione amministrativa con la tutela di interessi superiori.
Gli esiti del processo potranno essere resi noti nell'ambito degli obblighi di pubblicazione stabiliti sulla base del D.Lgs n. 33/2013 , concernente gli “Obblighi di pubblicazione concernenti i provvedimenti amministrativi”. Tuttavia, in caso di inosservanza il cittadino potrà proporre domanda di accesso civico “semplice”.
L'Autorità rammenta che la norma impone la pubblicazione dei provvedimenti adottati dagli organi d'indirizzo politico e dai dirigenti solo in forma di “elenchi”. Ciò nonostante, gli stessi potranno decidere, al fine di realizzare una maggiore trasparenza delle attività, di pubblicare i provvedimenti in forma integrale previa anonimizzazione dei dati sensibili nel rispetto della disciplina della privacy.
Il privato cittadino, oltre all'accesso civico semplice potrà presentare istanza di accesso civico generalizzato al fine di accedere ai dati, ai documenti e alle informazioni delle PP.AA. ulteriori rispetto a quelli per i quali è previsto un obbligo di pubblicazione.
Tuttavia, tale accesso può essere limitato dal rispetto della tutela degli interessi pubblici, inerenti ad esempio la sicurezza pubblica e l'ordine pubblico, ecc.
Inoltre, il cittadino ha a disposizione anche l'accesso civico “documentale”, in base alla quale il privato che chiede di conoscere un atto amministrativo deve dimostrare di essere titolare di un interesse concreto, diretto e attuale, in relazione ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento di cui si chiede l'accesso.
Ad ogni modo, è necessario precisare che è competenza dell'amministrazione effettuare un bilanciamento degli interessi coinvolti, contemperando l'esigenza di trasparenza dell'azione amministrativa con la tutela di interessi superiori, quali ad esempio quelli previsti dall'art. 24 L. n. 241/1990 .
È necessario che l'amministrazione motivi le valutazioni effettuate, rappresentando in modo chiaro le ragioni di un eventuale rigetto dell'istanza, riconducibili alla mancanza dei presupposti normativi oppure alla sussistenza di uno o più limiti previsti dall'art. 24 L. n. 241/1990 .
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