Home
Network ALL-IN
Quotidiano
Specializzazioni
Rubriche
Strumenti
Fonti
7 novembre 2023
PNRR: si riduce la durata dei processi, accelera l’abbattimento dell’arretrato

Il Ministero della Giustizia ha pubblicato i dati di monitoraggio del primo semestre 2023, il primo dopo l'entrata in vigore delle riforme del processo civile e penale.

La Redazione

In linea con gli obiettivi del PNRR, si riduce la durata dei processi ed accelera l'abbattimento dell'arretrato. Questo il quadro che emerge dai dati di monitoraggio delprimo semestre 2023, il primo dopo l'entrata in vigore delle riforme del processo civile e penale, e che registra gli effetti dei cambiamenti organizzativi attuati dagli uffici giudiziari, anche con l'arrivo degli addetti all'Ufficio per il processo.

La relazione, curata dalla Direzione generale di statistica e analisi organizzativa (DgSTat) del Ministero della Giustizia e pubblicata sul sito ministeriale unitamente ai dati di monitoraggio, esamina gli andamenti tenendo conto dei fattori che incidono sugli stessi, incluse le influenze positive dovute alla riduzione del numero degli iscritti accaduto durante il periodo pandemico.

I valori al 30 giugno 2023, confrontati con quelli del 2019 (anno di riferimento fissato nel PNRR) segnalano una decisa accelerazione nella riduzione della durata dei processi calcolata in base al disposition time, l'indicatore di durata che misura il rapporto tra i processi pendenti e quelli definiti, con valori di:

  • 19,2% nel settore civile
  • 29,0% in quello penale

Quello penale è il settore dove si registra una riduzione più decisa grazie a un aumento consistente dei procedimenti definiti (- 17,5% rispetto al I semestre del 2022). In attesa di un consolidamento di tali andamenti, sulla base dei dati dei prossimi mesi, la tendenza registrata nel primo semestre 2023 è in linea con l'obiettivo finale concordato con la Commissione europea, consistente nella riduzione del 25% della durata dei processi penali entro giugno 2026.
La durata media di un processo penale, in tutte le sue fasi, è scesa al di sotto della soglia dei mille giorni.

Più contenuto nell'ultimo anno il calo del dispositiontime nel settore civile ( -1,0% rispetto al I semestre 2022), ma si registra un andamento positivo del Tribunale e della Corte di Appello, con una diminuzione, rispettivamente, dell'8,9% e del 7,8%. Mantenendo questo andamento, risulta comunque raggiungibile l'obiettivo preso con la Commissione europea della riduzione del dispositiontime complessivo del 40% entro giugno 2026.

Per quanto riguarda l'arretrato civile, al 30 giugno 2023 le variazioni rispetto al 2019 si sono attestate sui valori seguenti:

  • 19,7% in Tribunale
  • 33,7% in Corte di Appello

Nonostante il buon andamento dello smaltimento dell'arretrato, esso rimane tuttavia ancora al di sotto di quello necessario a raggiungere gli obiettivi concordati con la Commissione europea che prevedono, per giugno 2026, un abbattimento del 90% rispetto al dato del 2019, sia in Tribunale sia in Corte di Appello.

Il prossimo aggiornamento, relativo alla chiusura dell'anno 2023, verrà pubblicato ad aprile 2024.

Documenti correlati