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12 marzo 2024
Riforma del processo penale: il Governo approva il decreto correttivo

Il Decreto Legislativo, approvato in esame definitivo in Consiglio dei Ministri, si compone di 11 articoli contenenti modifiche necessarie al coordinamento delle nuove disposizioni introdotte dalla Cartabia e alla semplificazione delle procedure, con l'obiettivo di una maggiore efficienza della giustizia penale. Tra gli altri provvedimenti approvati dal Governo, novità in materia fiscale.

di La Redazione

In data 11 marzo 2024, si è svolto a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri n. 73.

Di seguito le principali novità approvate.

Giustizia penale

Su proposta del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il Governo ha approvato in esame definitivo lo schema di decreto legislativo integrativo e correttivo alla riforma del processo penale (D. Lgs n. 150/2022), predisposto ai sensi dell'art. 1, commi 2 e 4, della Legge delega n. 134/2021delega al Governo per l'efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari»).

Il provvedimento si compone di 11 articoli e contiene soprattutto modifiche necessarie al coordinamento delle nuove disposizioni introdotte nel sistema e alla semplificazione delle procedure, con l'obiettivo di una maggiore efficienza della giustizia penale.
Due gli interventi più incisivi sull'assetto attuale:

precisazione

Stasi del procedimento

La prima modifica interviene sul “termine di riflessione”, quello entro cui il PM deve decidere se esercitare o meno l'azione penale (tre mesi dalla scadenza del termine delle indagini preliminari e fino a nove mesi in base a gravità del reato e complessità delle indagini). Il correttivo mira a realizzare una complessiva semplificazione del meccanismo di risoluzione della cd. “stasi del procedimento”, ossia l'inattività del PM dopo la fine delle indagini: viene ora eliminata una serie di passaggi di carte e di notifiche non essenziali e si è previsto un più incisivo controllo da parte del giudice per le indagini preliminari. Il controllo viene esteso anche nella fase dell'autorizzazione al ritardato deposito degli atti. Viene inoltre estero da 30 a 90 giorni il termine per lo svolgimento delle indagini da parte del procuratore generale, in caso di avocazione.

precisazione

Sentencing

Sempre nell'ottica di semplificare, il correttivo prevede che il giudice, quando ha già tutti gli elementi per decidere, possa direttamente sostituire la pena detentiva con l'eventuale pena sostitutiva.
La formulazione originaria del D.Lgs. 150/2022 prevedeva che, in determinati casi, il giudice, dopo la lettura del dispositivo, dovesse sempre sentire l'imputato e, ove ciò non bastasse, fissare una nuova udienza per svolgere accertamenti funzionali all'individuazione dell'eventuale pena sostitutiva adeguata al caso concreto. Questo meccanismo – che richiede una ulteriore interlocuzione con l'imputato e una doppia udienza – verrà ora attivato solo quando il giudice non abbia già tutti gli elementi necessari.

Riforma fiscale – riordino del sistema nazionale della riscossione

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione.

Tra le novità:

  • pianificazione annuale volta ad assicurare la salvaguardia dei crediti tributari affidati dai vari Enti mediante il tempestivo tentativo di notifica della cartella di pagamento e degli atti interruttivi della prescrizione e la conseguente tempestiva gestione delle attività di recupero;
  • introduzione, a partire dal 2025, dell'istituto del “discarico automatico” dei ruoli affidati ad AdER decorsi 5 anni dal loro affidamento, ad eccezione di quelli i cui crediti sono oggetto di procedure esecutive, concorsuali o di accordi di ristrutturazione del debito ai sensi del codice della crisi d'impresa;
  • costituzione di un'apposita Commissione, per individuare possibili soluzioni legislative, per i discarichi dei ruoli affidati ad AdER dal 2000 al 2024;
  • introduzione di una specifica disciplina per le cosiddette “risorse proprie tradizionali” dell'UE e per le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato, poiché non soggette al discarico automatico e alla reiscrizione a ruolo;
  • progressiva estensione del numero massimo di rate per la rateizzazione ordinaria dei debiti fiscali dalle attuali 72 a 120.

Disciplina sanzionatoria per il commercio non conforme dei precursori di droghe

Il Governo ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di adeguamento della disciplina sanzionatoria prevista dal TU in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al D.P.R. n. 309/1990, al regolamento (UE) n. 1259/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 novembre 2013 che modifica il regolamento (CE) n. 111/2005 del Consiglio del 22 dicembre 2004 recante norme per il controllo del commercio dei precursori di droghe tra la Comunità e i Paesi terzi.

Ulteriori provvedimenti approvati in esame definitivo

  • Disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza, ai sensi dell'art. 15 L. n. 111/2023.
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