Pensione ai superstiti anche per i nipoti maggiorenni orfani inabili al lavoro e viventi a carico degli ascendenti
Con la sentenza n. 88/2022, la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 38 DPR n. 818/1957 nella parte in cui non include tra i destinatari diretti e immediati della pensione di reversibilità i nipoti maggiorenni o orfani riconosciuti inabili al lavoro e viventi a carico degli ascendenti assicurati.
Alla base della decisione, la discriminatorietà dell'esclusione oggetto della disposizione censurata. In ragione della unitarietà della tutela previdenziale riconosciuta a favore dei superstiti, in caso di morte del dante causa il riferimento alla pensione di reversibilità deve estendersi anche alla pensione indiretta, dunque, grazie alla sentenza della Consulta, i nipoti maggiorenni orfani riconosciuti inabili al lavoro e viventi a carico degli ascendenti devono ritenersi compresi tra i destinatari diretti e immediati della pensione ai superstiti, previa verifica della condizione della vivenza a carico degli ascendenti.
Con la circolare n. 64 del 7 maggio 2024, l'INPS è intervenuta per disciplinare gli effetti della pronuncia di incostituzionalità, che possono così riassumersi:
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- Le nuove domande e quelle eventualmente giacenti presentate dai nipoti orfani maggiorenni inabili al lavoro e viventi a carico degli ascendenti pensionati o assicurati deceduti devono essere definite sulla base dei criteri vigenti;
- Le domande già respinte devono essere riesaminate, salvo il diritto non sia stato negato con sentenza passata in giudicato;
- Le pensioni liquidate in favore del coniuge e/o dei figli del dante causa aventi diritto devono essere rideterminate, con conseguente modifica degli importi delle quote spettanti in seguito al riconoscimento del diritto alla pensione in favore dei nipoti aventi diritto ai sensi della sentenza n. 88/2022;
- Il diritto alla pensione ai superstiti in favore dei nipoti quali destinatari diretti e immediati dell'ascendente assicurato/pensionato è incompatibilee prevalente rispetto al diritto di altre categorie di superstiti;
- Ai nipoti superstiti aventi diritto in base alla sentenza della Consulta deve essere riconosciuta la quota spettante fin dalla decorrenza originaria, nei limiti della prescrizione e della decorrenza;
- Il riconoscimento della pensione comporta l'eliminazione di quella riconosciuta a favore delle categorie di superstiti il cui diritto è incompatibile con quello dei nipoti;
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Non sono oggetto di recupero le somme corrisposte ai superstiti il cui diritto è incompatibile con quello dei nipoti, salvo il caso di dolo del percettore.
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