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16 maggio 2024
Ravvedimento speciale escluso se la seconda rata è scaduta
Con la circolare n. 11, l'Agenzia delle Entrate esclude dal ravvedimento speciale le violazioni già oggetto di precedente regolarizzazione entro il 30 settembre 2023, per le quali è intervenuta decadenza a causa di mancato o tardivo pagamento delle rate successive alla prima. Invece, vi rientrano i contribuenti che, avendo rimosso le omissioni o le irregolarità entro la medesima data, non hanno pagato l'unica soluzione o la prima rata.
di La Redazione

attenzione

Con la circolare n. 11 del 15 maggio 2024, l'Agenzia delle Entrate fornisce istruzioni sulle novità introdotte dal decreto “Milleproroghe” (D.L. n. 2015/2023) e dal decreto “Agevolazioni fiscali” (D.L. n. 39/2024).

precisazione

C'è tempo fino al 31 maggio 2024 per beneficiare del ravvedimento speciale e sanare con sanzioni ridotte le violazioni relative alle dichiarazioni per il periodo d'imposta 2022 e per usufruire della riapertura dei termini prevista con riferimento alle dichiarazioni presentate per il 2021 e per gli anni precedenti.

  • Il decreto “Milleproroghe” ha esteso l'applicabilità del ravvedimento speciale alle violazioni relative alle dichiarazioni validamente presentate per il periodo d'imposta 2022. L'agevolazione consiste nel pagamento di una sanzione pari a 1/18 del minimo, oltre all'imposta e agli interessi, in un'unica soluzione o a rate.
    Per aderire a tale agevolazione, è necessario versare, entro il 31 maggio 2024, l'intero importo o la prima rata e rimuovere le irregolarità o le omissioni che si vogliono sanare.
    Restano fuori dal ravvedimento speciale le violazioni che al 31 maggio sono state già contestate, comprese le comunicazioni emesse a seguito di controllo formale (“36-ter”). Invece, non è ostativa al ravvedimento l'avvenuta consegna di un processo verbale di constatazione. 

  • Il decreto “Agevolazioni fiscali” ha invece previsto la riapertura dei termini per aderire al ravvedimento speciale con riferimento alle violazioni concernenti le dichiarazioni validamente presentate con riguardo al periodo d'imposta 2021 e precedenti.
    Possono beneficiare di questa ulteriore agevolazione, sempre entro il 31 maggio 2024, sia i contribuenti che non hanno perfezionato entro il 30 settembre 2023 la procedura di regolarizzazione sia coloro che, pur avendola perfezionata, intendono ora avvalersene per sanare ulteriori violazioni riferibili allo stesso anno o ad anni precedenti.
    La riapertura vale anche per coloro che avevano perfezionato la regolarizzazione ma sono poi decaduti dal beneficio della rateazione. 

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