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24 maggio 2024
Affitti brevi in Valle d’Aosta: la Corte costituzionale appoggia la Regione

Per la Consulta, non è incostituzionale la previsione regionale di un periodo massimo di durata dell'attività di locazione turistica relativa alle prime case.

di La Redazione

Con sentenza n. 94 del 24 maggio 2024, la Consulta si è espressa sulla Legge della Regione Valle d'Aosta 18 luglio 2023, n. 11 (Disciplina degli adempimenti amministrativi in materia di locazioni brevi per finalità turistiche) stabilendo che:

ildiritto

«L'art. 4, comma 1, lettera f), ultimo periodo, (…) nella parte in cui fissa in centottanta giorni la durata massima dell'attività di locazione degli alloggi a uso turistico costituiti da “camere arredate ubicate in unità abitative rientranti nella categoria di destinazione d'uso ad abitazione permanente o principale” (prima casa), non concerne la disciplina della durata dei contratti di locazione turistica breve e, quindi, non incide sulla materia dell'ordinamento civile, riservata dall'art. 117, secondo comma, lettera l), Cost., al legislatore statale».

La questione, sollevata dal Presidente del Consiglio dei Ministeri, è stata rigettata dalla Corte costituzionale sul rilievo che con la disposizione censurata il Legislatore regionale ha inteso concretizzare quanto già stabilito nella legge urbanistica regionale.
La Regione, prosegue la Corte, «ha configurato come mutamento di destinazione d'uso dell'immobile, da abitazione principale (prima casa) ad abitazione temporanea (seconda casa), l'impiego di parti dello stesso (le “camere arredate”) a fini di locazione turistica breve per un tempo superiore a centottanta giorni annui, ritenendolo corrispondente a un uso “non puramente occasionale e momentaneo”, in linea con gli artt. 73 e 74 della legge urbanistica regionale».
Il superamento di tale durata non comporta, invece, alcun «pregiudizio per la validità e l'efficacia dei contratti stipulati tra i privati», che «restano disciplinati dalle previsioni del codice civile a norma dell'art. 53 del d.l. n. 50 del 2017, come convertito».

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