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20 giugno 2024
DDL cybersicurezza approvato definitivamente dal Senato
Nella giornata di mercoledì 19 giugno 2024, il Senato ha approvato in via definitiva il DDL di iniziativa governativa in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e reati informatici. Il testo è passato nonostante il gran numero di astenuti.
di La Redazione

Dopo l'approvazione della Camera, il DDL sul rafforzamento della cybersicurezza nazionale e reati informatici è stato approvato anche dal Senato nella giornata di mercoledì 19 giugno 2024. 

Il provvedimento è stato approvato con 80 voti favorevoli, 3 contrari e 57 astenuti.

Il testo è composto da 24 articoli che introducono, tra le altre modifiche:
  • pene più severe per reati quali l'accesso abusivo a sistema informatico o il danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici;
  • un allargamento del perimetro dei soggetti tenuti a rafforzare le proprie difese;
  • nuovi delitti come l'estorsione informatica;
  • allungamento dei tempi d'indagine e si favorisce il ricorso alle intercettazioni;
  • la centralità, per i reati più gravi, della Procura antimafia;
  • una procedura di allarme e di collaborazione con Acn, l'Agenzia per la cyber sicurezza, per gli interventi riparatori;
  • una modalità di intervento quando ci sono competenze concorrenti per esempio di Acn e della polizia giudiziaria;
  • rafforzamento dell'azione contro i crimini informatici, con l'individuazione di nuove fattispecie di reato e l'uso di più efficaci strumenti di indagine.

Tra le diverse novità è prevista anche l'introduzione di un 3 comma nell'art. 629 c.p. (estorsione), a sua volta richiamato nell'art. 24-bis D. Lgs. n. 231/2001 in tema di responsabilità degli enti, secondo cui «chiunque, mediante le condotte di cui agli articoli 615-ter, 617-quater, 617-sexies, 635-bis, 635-quater e 635-quinquies ovvero con la minaccia di compierle, costringe taluno a fare o ad omettere qualche cosa, procurando a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da euro 5.000 a euro 10.000. La pena è della reclusione da otto a ventidue anni e della multa da euro 6.000 a euro 18.000, se concorre taluna delle circostanze indicate nel terzo comma dell'articolo 628 nonché nel caso in cui il fatto sia commesso nei confronti di persona incapace per età o per infermità».

attenzione

In Gazzettta Ufficiale n. 153/2024 è stata pubblicata la Legge 28 giugno 2024, n. 90 recante «Disposizioni  in  materia  di  rafforzamento   della   cybersicurezza nazionale e di reati informatici».

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