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22 luglio 2024
Il notaio risponde anche dei danni subiti dai terzi estranei al contratto se non ha prestato la dovuta diligenza

Si tratta di un'ipotesi di responsabilità da «contratto sociale» che vede il professionista condannato al risarcimento anche in assenza di un vincolo negoziale con il danneggiato.

di La Redazione

Il notaio è responsabile anche verso i terzi nel momento in cui questi vengano danneggiati dalla sua attività negligente. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con ordinanza n. 19848/2024, che ha accolto il ricorso de soggetto che si era rivelato il legittimo proprietario di un bene immobile oggetto di compravendita tra terzi.
Al pubblico ufficiale si contestava di non aver messo in atto le dovute attività di accertamento delle dichiarazioni rese dalle parti. I giudici di merito affermavano che non rientrasse tra i doveri del notaio quello di verifica dei documenti.
Tuttavia, il Palazzaccio riscontra il mancato rispetto della diligenza qualificata richiesta al professionista nella stipula degli atti pubblici, e quindi non poteva escludersi una suo dovere risarcitorio per il danno causato al legittimo proprietario dell'immobile riconducibile a responsabilità extracontrattuale. Questa si configura in quanto il ricorrente aveva risentito dei danni conseguenti ricollegabili:

  • alla rilevante conseguenza di non aver potuto stipulare l'atto pubblico di vendita;

  • al non aver potuto godere del possesso legittimo dello stesso in virtù della stipula dell'atto pubblico confermativo della scrittura privata;

  • all'essere stato costretto a intraprendere un'azione per ottenere una sentenza di accertamento dell'atto di vendita in suo favore.

I giudici di Piazza Cavour richiamano precedenti orientamenti giurisprudenziali che vedono la cosiddetta responsabilità da «contratto sociale» soggetta alle regole di quella contrattuale anche in assenza di un vincolo negoziale tra danneggiante e danneggiato, configurabile quando il pregiudizio sia derivato dalla violazione di specifiche regole di condotta imposte dalla legge al fine di tutelare i terzi potenzialmente esposti ai rischi dell'attività svolta dal danneggiate.   

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