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14 agosto 2024
Diritto all’oblio oncologico nel processo di adozione: stop alle discriminazioni tra coppie di adottanti

Lo evidenzia ancora una volta il Garante Privacy con le FAQ pubblicate in tema di oblio oncologico.

di La Redazione

Ai sensi della Legge 7 dicembre 2023, n. 193, l'oblio oncologico è 

legislazione

il diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazionisubire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica, nei limiti della menzionata Legge, per l'accesso ai servizi bancari, finanziari, di investimento e assicurativi, in sede di indagini relative alla salute di chi richiede un'adozione e per accedere alle procedure concorsuali e selettive sul lavoro, nonché con riferimento alla formazione professionale.

Di particolare interesse è il profilo vertente sulle indagini relative a chi richiede un'adozione. In tal senso, la Legge sull'oblio oncologico ha modificato diverse disposizioni della Legge n. 184/1983, introducendo in particolare un nuovo periodo al comma 4 dell'art. 22:

legislazione

«Le indagini di cui al primo periodo concernenti la salute dei richiedenti non possono riportare informazioni relative a patologie oncologiche pregresse quando siano trascorsi più di dieci anni dalla conclusione del trattamento attivo della patologia, inassenza di recidive o ricadute, ovvero più di cinque anni se la patologia è insorta prima del compimento del ventunesimo anno di età».

In relazione al diritto all'oblio oncologico nel processo di adozione, il Garante Privacy è intervenuto per fornire alcune indicazioni attraverso apposite FAQ. In particolare, l'Autorità ha chiarito che

esempio

«La legge n. 193 del 7 dicembre 2023 ha stabilito che le indagini effettuate dal Tribunale per i minorenni per selezionare, tra le coppie che hanno presentato domanda di adozione, quella maggiormente in grado di corrispondere alle esigenze del minore, non possono riportare informazioni relative a patologie oncologiche pregresse quando siano trascorsi più di dieci anni dalla conclusione del trattamento attivo della patologia, in assenza di recidive o ricadute, o più di cinque anni se la patologia è insorta prima del compimento del ventunesimo anno di età.

La regola vale anche in caso di adozione di minori stranieri ».


novita

In Gazzetta Ufficiale n. 215/2024 è stato pubblicato il Decreto del 9 agosto 2024 con il cui il Ministero della Salute ha illustrato le disposizioni in materia di oblio oncologico in relazione alle adozioni.

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