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1 ottobre 2024
La dichiarazione o elezione di domicilio richiede una manifestazione di volontà da parte dell’imputato
Con sentenza n. 36452/2024, la Cassazione precisa che nel processo penale, la dichiarazione o elezione di domicilio da parte dell'imputato non può limitarsi alla semplice indicazione della residenza o del domicilio in un atto processuale. Affinché l'indicazione sia valida, è necessario che l'imputato manifesti chiaramente la propria volontà.
di La Redazione
La controversia oggetto d'esame riguarda un ricorso per cassazione ex art. 625-bis c.p.p. presentato dall'imputato per contestare una decisione della Corte di Cassazione che aveva dichiarato inammissibile il suo ricorso contro una sentenza della Corte territoriale di Milano.
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