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13 novembre 2024
Il calcio come strumento di inclusione: CIP e FIGC siglano un protocollo
Il protocollo fa parte del più ampio progetto di abbattere ogni tipo di barriera e favorire la pratica sportiva delle persone con disabilità.
di La Redazione
Promuovere il calcio come strumento di inclusione sociale e abbattere ogni barriera legata alla disabilità: questi sono gli obiettivi che il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) si sono prefissati con il nuovo protocollo d'intesa. L'accordo, che avrà validità fino al 30 giugno 2026, segna un ulteriore passo verso l'inclusione delle persone con disabilità nel mondo del calcio, consolidando un percorso che mira a rendere lo sport accessibile a tutti, senza distinzioni.
Alla cerimonia di firma, tenutasi a Roma, hanno partecipato il presidente della FIGC Gabriele Gravina, il presidente del CIP Luca Pancalli, il presidente della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale (DCPS) Franco Carraro, il segretario generale della FIGC Marco Brunelli e il responsabile nazionale della DCPS Giovanni Sacripante. Un incontro che, oltre alla formalizzazione del protocollo, ha anche segnato il consolidamento di una collaborazione ormai radicata, che guarda al futuro dell'inclusione nel calcio.
L’intesa arriva a cinque anni dalla nascita della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale, istituita dalla FIGC il 17 ottobre 2019, una data storica che ha visto la federazione italiana diventare la prima al mondo a creare una divisione dedicata agli atleti con disabilità. Da quel momento, il calcio paralimpico italiano ha fatto registrare numeri sorprendenti. Oggi, infatti, la DCPS conta circa 4.000 tesserati, di cui 3.000 calciatori e calciatrici, e 1.000 dirigenti e tecnici. Le 240 squadre attive sul territorio nazionale disputano circa 1.200 partite ogni anno, portando il calcio paralimpico a essere una realtà consolidata e in continua crescita.
Un progetto che ha ricevuto fin dall'inizio il sostegno dell'UEFA, attraverso il programma HatTrick IV, che ha riconosciuto l'eccellenza e l'unicità dell'iniziativa. La collaborazione tra la FIGC e il CIP si traduce, quindi, in un impegno concreto per favorire sempre più l'integrazione degli atleti con disabilità nel panorama calcistico nazionale e internazionale.
Nel nuovo protocollo, la FIGC e il CIP tracciano un percorso strategico comune, con un focus particolare su alcune categorie specifiche del calcio paralimpico, come il calcio amputati e quello per persone con cerebrolesioni. Questo piano di collaborazione prevede la creazione di nuove opportunità per questi atleti, in un contesto che promuova una piena integrazione e valorizzi il loro talento. A tal fine, un ulteriore protocollo verrà sottoscritto tra FIGC e FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali), per mettere in comune competenze e know-how, migliorando ulteriormente le opportunità di pratica sportiva per persone con amputazioni e cerebrolesioni.
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