Il 22 novembre scorso, dopo circa 20 anni di negoziati, è stato adottato il Trattato sulla legge in materia di design (Design Law Treaty), durante una conferenza diplomatica a Riad, in Arabia Saudita. Il testo, promosso dagli Stati membri dell'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI), tra cui l'Italia, intende rappresentare una pietra miliare per la protezione internazionale dei disegni industriali, mirando a semplificare e armonizzare le procedure di registrazione dei disegni industriali, nonché a rendere più semplice l'accesso alla protezione legale per designer e piccole imprese.

 

Nello specifico, il testo obbliga le parti contraenti a rispettare determinati requisiti in termini di formalità nelle domande di registrazione dei disegni: ad esempio, prevede quali dati deve contenere una domanda di registrazione di un design e quali sono necessari affinché venga attribuita una data di deposito oppure a quali condizioni può essere differita la pubblicazione del design, così garantendo una procedura internazionale più armonizzata.

 

L'Italia ha partecipato attivamente ai lavori di negoziazione attraverso il Mimit, contribuendo al raggiungimento di un'intesa che avrà un impatto positivo su tutti i professionisti del design, ma soprattutto sulle micro, piccole e medie imprese (PMI), che spesso affrontano difficoltà nell'accesso alla protezione delle proprie creazioni. Tra l'altro la firma arriva in un momento particolarmente favorevole per il design italiano. Nel 2023, infatti, il Paese si è posizionata al 4° posto globale per il numero di domande di design depositate a livello internazionale presso l'OMPI, come riportato nel World Intellectual Property Indicators 2024. Questo rapporto evidenzia un incremento del 2,8% annuo nelle domande di design industriale a livello mondiale, sottolineando l'importanza crescente di questo tipo di proprietà industriale per le imprese di tutte le dimensioni.