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13 gennaio 2025
Mediazione più accessibile e patrocinio garantito: le novità del D.Lgs. n. 216/2024
Il Decreto Legislativo n. 216/2024 recante «Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 149, in materia di mediazione civile e commerciale e negoziazione assistita» è stato pubblicato in G.U. n. 7/2025 ed entrerà in vigore il prossimo 25 gennaio.
di La Redazione
È stato pubblicano in Gazzetta Ufficiale n. 7 del 10 gennaio 2025 il Decreto Legislativo 27 dicembre 2024, n. 216 recante «Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 149, in materia di mediazione civile e commerciale e negoziazione assistita».

Il D.Lgs. n. 216, composto da 5 articoli, che entrerà in vigore il 25 gennaio 2025, ha l'obiettivo di promuovere un maggior ricorso alla mediazione per la risoluzione delle controversie. 
Per raggiungere questo scopo, è stato previsto un tempo più lungo per concludere il procedimento di mediazione, pari a 6 mesi, con la possibilità di proroghe successive di 3 mesi.
Inoltre, sono stati eliminati diversi ostacoli per agevolare la partecipazione degli interessati. Tra le semplificazioni, viene consentito alle parti di partecipare alle sedute di mediazione attraverso collegamenti da remoto e di delegare un fiduciario mediante una semplice scrittura privata accompagnata da una copia del documento d'identità del delegante. 
Un'altra novità è la possibilità di accesso al patrocinio a spese dello Stato per:
  • stranieri regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale al momento della controversia;
  • apolidi;
  • enti o associazioni senza scopo di lucro che non svolgono attività economiche. 
Infine, il Decreto chiarisce che la domanda di ammissione anticipata al patrocinio deve essere presentata al COA del luogo in cui ha sede l'organismo di mediazione competente
L'interessato è tenuto, pena l'inammissibilità della richiesta, a fornire la documentazione necessaria a verificare la veridicità delle informazioni dichiarate nella domanda, qualora venga richiesta dal Consiglio dell'Ordine. Successivamente, quest'ultimo trasmetterà gli atti relativi all'ammissione all'ufficio finanziario per controlli su reddito e patrimonio.
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