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29 gennaio 2025
Pensione in Gestione separata: come si valorizzano i periodi di lavoro all’estero

Con la circolare in commento, l’INPS precisa le modalità di calcolo dei periodi esteri che si collocano anteriormente al 1° gennaio 1996 ai fini della valorizzazione dell’anzianità contributiva con riferimento ai soggetti iscritti alla Gestione separata.

di La Redazione

Con la circolare n. 22, l’INPS fornisce ulteriori chiarimenti sull’ipotesi in cui i periodi esteri utili ai fini del riconoscimento della pensione in regime internazionale nella Gestione separata si collochino prima del 1° gennaio 1996.

Posto che i periodi esteri collocati anteriormente al 1° gennaio 1996 rilevano per il conseguimento della pensione in regime internazionale con la valorizzazione della sola contribuzione versata alla Gestione separata in base ai requisiti previsti per i lavoratori in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e con l’applicazione delle disposizioni vigenti nel sistema contributivo, l’INPS evidenzia che possono considerarsi utili anche i periodi assicurativi collocati anteriormente al 1° gennaio 1996 maturati nei Paesi ove si applicano i regolamenti UE in materia di sicurezza sociale o nei Paesi extracomunitari legati all’Italia da Convenzioni bilaterali di sicurezza sociale che prevedono la totalizzazione internazionale.

attenzione

La totalizzazione in tal caso è possibile solo se risulta perfezionato in Italia il minimale di contribuzione richiesto presso la Gestione separata (52 settimane).

Ai fini del diritto alla pensione, poi, non va accertata la sussistenza del requisito dell’importo soglia ed è preclusa la facoltà di conseguire la pensione di vecchiaia con 71 anni e almeno 5 di contribuzione effettiva, e la pensione anticipata con 64 anni e almeno 20 di contribuzione effettiva.

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