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21 febbraio 2025
Retribuzioni convenzionali 2025: indicazioni INPS sulle regolarizzazioni contributive

Le istruzioni dell'INPS sono riferite ai lavoratori all'estero presso Paesi non legati all'Italia da accordi in materia di sicurezza sociale.

di La Redazione

Con la circolare n. 43, l'INPS ha fornito indicazioni sulle regolarizzazioni contributive con riferimento alla determinazione delle retribuzioni convenzionali 2025 per i lavoratori all'estero in Paesi non legati con l'Italia da accordi in materia di sicurezza sociale.
La circolare giunge a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.M. 16 gennaio 2025 con il quale il Ministero del Lavoro, di concerto con il MEF, ha stabilito le retribuzioni convenzionali valide per tutto il 2025, che serviranno come base di calcolo per la liquidazione delle prestazioni pensionistiche, delle prestazioni economiche di malattia e di maternità e per il trattamento ordinario di disoccupazione con riferimento ai lavoratori rimpatriati.

Dopo aver richiamato l'ambito oggettivo e soggettivo, l'Istituto chiarisce che la retribuzione convenzionale può subire variazioni in caso di:

precisazione

  • Passaggio da una qualifica all'altra durante il mese;
  • Mutamento nel corso del mese del trattamento economico individuale da contratto collettivo nell'ambito della qualifica di “quadro”, “dirigente” e “giornalista”, oppure per passaggio di qualifica;
  • Maturazione nel corso dell'anno di compensi variabili.

Ciò ricordato, l'Istituto chiarisce che le regolarizzazioni contributive riferite ai mesi di gennaio e febbraio 2025 devono essere effettuate entro il giorno 16 del terzo mese successivo a quello di pubblicazione della circolare in esame e, ai fini della compilazione della denuncia Uniemens, i datori di lavoro dovranno calcolare le differenze tra retribuzioni imponibili in vigore al 1° gennaio 2025 e quelle assoggettate a contribuzione per il medesimo mese. In seguito, le retribuzioni devono essere portate in aumento delle retribuzioni imponibili individuali del mese in cui è stata effettuata la regolarizzazione, calcolando i contributi dovuti sui totali ottenuti.

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