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23 luglio 2025
Carceri, giustizia e reinserimento: dal Governo nuove misure per un sistema più umano ed efficiente
L'Esecutivo interviene su giustizia e sistema penitenziario con un pacchetto di riforme che punta a migliorare l'efficienza dell'amministrazione, contrastare il sovraffollamento carcerario e favorire il recupero e la riabilitazione dei detenuti, con particolare attenzione ai soggetti più fragili. Il Governo interviene inoltre sulla Riforma fiscale e sulla cybersicurezza nella PA.
di La Redazione
Giustizia, carceri, dipendenze
Il Consiglio dei Ministri n. 135 del 22 luglio 2025 ha approvato un insieme di misure organiche che toccano:- la giustizia civile e penale;
- l’edilizia carceraria;
- il trattamento dei detenuti con dipendenze da stupefacenti o alcol;
- l’organizzazione territoriale degli uffici giudiziari.
Gli interventi sono pensati per migliorare l’efficienza complessiva del sistema, ridurre il sovraffollamento carcerario, rendere più stringenti e celeri le procedure di concessione dei benefici penitenziari e offrire reali opportunità di recupero per i detenuti con dipendenze.
Una prima importante misura riguarda un disegno di legge che introduce una nuova disciplina per la detenzione domiciliare dei condannati tossicodipendenti o alcoldipendenti. Nello specifico, il provvedimento consente a chi ha ricevuto una condanna a pena detentiva, anche residua, non superiore a 8 anni, oppure a 4 anni nel caso si tratti di reati di particolare allarme sociale, di chiedere in qualsiasi momento di essere ammesso alla detenzione domiciliare presso una struttura sanitaria o socio-sanitaria autorizzata, nell’ambito di un programma terapeutico residenziale. Questo beneficio potrà essere concesso una sola volta.
Perché venga autorizzato, il programma riabilitativo dovrà essere sottoposto a una Commissione di valutazione, che avrà il compito di verificare non solo la dipendenza attuale del soggetto, ma anche la sua connessione con il reato commesso. Inoltre, il responsabile della struttura dovrà inviare ogni 6 mesi una relazione al servizio pubblico per le dipendenze e all’ufficio locale di esecuzione penale esterna, segnalando eventuali violazioni.
Al termine del programma, sarà l’ufficio locale a inviare una relazione finale all’autorità giudiziaria. Il tribunale di sorveglianza potrà revocare il beneficio se il programma non viene concluso positivamente o se il comportamento dell’interessato risulta incompatibile con la prosecuzione del percorso. In caso contrario, se il percorso si conclude con esito positivo, il magistrato di sorveglianza potrà disporre la detenzione domiciliare o l’affidamento in prova, purché la pena residua non superi 8 anni, aumentati della metà, o 4 anni, aumentati di un quarto, nei casi di maggiore pericolosità sociale.
Un secondo intervento, approvato in esame preliminare, riguarda una modifica al D.P.R. n. 230/2000, che regola il trattamento penitenziario.
Il Decreto prevede l’attuazione dell’articolo 5 del D.L. n. 92/2024, con l’obiettivo di snellire e rendere più rigoroso il procedimento per la liberazione anticipata. La riforma prevede l’informatizzazione del fascicolo personale del detenuto, per accelerare la trasmissione delle informazioni necessarie al magistrato di sorveglianza. Nelle more dell’attuazione, il direttore dell’istituto penitenziario sarà tenuto a trasmettere comunque gli elementi di valutazione necessari. Inoltre, viene previsto un incremento dei colloqui telefonici settimanali e mensili dei detenuti con i propri familiari, con l’obiettivo di mantenere vivi i rapporti affettivi durante la detenzione.
Un terzo punto affrontato riguarda l’edilizia penitenziaria. In particolare, è stato presentato programma dettagliato degli interventi per il triennio 2025-2027, previsto dall’articolo 4-bis del D.L. n. 92/2024. Il piano mira ad aumentare la capienza del sistema carcerario e a migliorarne le condizioni strutturali, contrastando il sovraffollamento con interventi concreti e coordinati. L’ampliamento di strutture esistenti porterà alla creazione di 3.716 nuovi posti detentivi, mentre le ristrutturazioni e manutenzioni permetteranno il recupero di 5.980 posti, per un totale di 9.696 posti aggiuntivi entro la fine del triennio.
Infine, è stato approvato un disegno di legge sulle circoscrizioni giudiziarie. Si tratta di un intervento volto a rivedere l’organizzazione territoriale degli uffici giudiziari, bilanciando le esigenze di prossimità della giustizia ai cittadini con quelle di funzionalità e razionalità del sistema. Il disegno di legge prevede, tra le altre cose, la creazione di un nuovo tribunale a Bassano del Grappa con relativa procura, e il ripristino di alcuni tribunali e sezioni distaccate che erano stati soppressi in passato. Questo dovrebbe garantire un accesso più equilibrato alla giustizia sul territorio nazionale.
Riforma fiscale
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo che rientra nel processo di attuazione della riforma fiscale prevista dalla legge delega dell'agosto 2023.
Il provvedimento tocca ambiti differenti ma tra loro collegati: - il Terzo settore;
- la disciplina della crisi d'impresa;
- il mondo dello sport dilettantistico;
- l'
IVA , con l'obiettivo comune di semplificare norme complesse, chiarire incertezze interpretative e favorire l'adeguamento delle regole alla realtà operativa degli attori coinvolti.
Per quanto riguarda il Terzo settore, l'intervento si colloca in vista dell'entrata in vigore, dal 1° gennaio 2026, del nuovo regime fiscale per gli enti che vi appartengono. Alcuni operatori avevano segnalato criticità nell'applicazione delle nuove regole, soprattutto in relazione alla distinzione tra attività commerciali e non commerciali. Il decreto affronta in particolare la questione delle cosiddette plusvalenze figurative, che possono emergere nel momento in cui un'attività prima considerata commerciale viene qualificata come non commerciale in base all'articolo 79 del Codice del Terzo settore. In questi casi, l'imposizione fiscale che normalmente colpirebbe le plusvalenze non viene applicata immediatamente, ma viene sospesa e rinviata fino al momento in cui il bene viene ceduto o cambia destinazione.
Nel settore dello sport dilettantistico, il decreto prevede un'estensione importante del regime fiscale agevolato introdotto nel 1991 per le Associazioni Sportive Dilettantistiche, rendendolo applicabile anche alle Società Sportive Dilettantistiche. Questo permetterà a un numero più ampio di realtà sportive di accedere a un trattamento fiscale semplificato e favorevole, sostenendo la loro sostenibilità economica.
Un'altra parte del provvedimento riguarda le imprese che si trovano in situazioni di crisi. Viene estesa la non imponibilità dei proventi straordinari derivanti da riduzioni dei debiti, misura già prevista in determinati casi, anche ad altri strumenti previsti dal Codice della crisi d'impresa, come la liquidazione giudiziale, il concordato minore e il concordato semplificato. Questo significa che le imprese che riescono a chiudere parte dei propri debiti attraverso queste procedure non saranno tassate su tali “proventi”, che in realtà rappresentano solo una ristrutturazione della loro esposizione debitoria.
Infine, il decreto contiene alcune disposizioni in materia di
Inoltre, è stato approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che introduce il Testo unico delle disposizioni legislative in materia di imposta di registro e altri tributi indiretti.
Cybersecurity
Il Sottosegretario Alfredo Mantovano e il Ministro Paolo Zangrillo hanno presentato al Consiglio dei Ministri un vademecum pensato per i dipendenti della pubblica amministrazione, con l'obiettivo di rafforzare la sicurezza informatica all'interno degli uffici pubblici. Si tratta di uno strumento pratico che elenca dodici comportamenti da seguire ogni giorno per proteggere sia i sistemi informatici utilizzati nella pubblica amministrazione, sia i dati personali e sensibili dei cittadini.
L'obiettivo è quello di diffondere una cultura della cybersecurity di base, che non richiede competenze tecniche avanzate, ma attenzione costante, responsabilità e consapevolezza dei rischi legati all'uso improprio di strumenti digitali. Il vademecum funge quindi da guida operativa per prevenire violazioni, attacchi o fughe di dati che potrebbero compromettere la sicurezza delle informazioni gestite dalla pubblica amministrazione.
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