Mentre Cassa Forense continua con l'accertamento dei contributi previdenziali negli anni fra il 2015 e il 2018, alcuni professionisti procedono con la regolarizzazione della loro posizione o la richiesta di rateizzazione unica.
Cassa Forense continua con l'attività di accertamento e recupero crediti nei confronti dei professionisti che hanno omesso di versare in tutto, o in parte, i contributi previdenziali negli anni fra il 2015 e il 2018.
Per questo motivo, alcuni professionisti stanno regolarizzando la loro posizione definendo in un'unica soluzione la loro soluzione debitoria e altri hanno chiesto la rateizzazione del debito con contestuale domanda di regolarizzazione spontanea.
In relazione alla proponibilità della regolarizzazione:
- è ancora in corso il termine di 60 giorni per aderire agli accertamenti;
- le sanzioni sono ridotte del 50%;
- vi è la possibilità di racchiudere in un'unica rateizzazione per chi è stato oggetto dell'attuale compagna di accertamenti.
Per quanto attiene la rateizzazioneunica:
- consente di evitare di non poter beneficiare negli anni successivi dell'agevolazione della riduzione delle sanzioni;
- può essere estesa fino a 5 anni;
- è sempre possibile richiederne di nuove.
L'accertamento, oltre a posizioni minori, che gli avvocati interessati hanno deciso di regolarizzare, ha riguardato situazioni di ben diversa gravità e consistenza. A tal proposito, si parla dei cd. «grandievasori», ossia coloro che hanno debiti contributivi superiori ai 100mila euro, per i quali è stata dedicata una task force speciale e per i quali si procederà con i decreti ingiuntivi.