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30 marzo 2022 Previdenza forense
Continua l’attività di accertamento previdenziale di Cassa Forense

Mentre Cassa Forense continua con l'accertamento dei contributi previdenziali negli anni fra il 2015 e il 2018, alcuni professionisti procedono con la regolarizzazione della loro posizione o la richiesta di rateizzazione unica.

di La Redazione

Cassa Forense continua con l'attività di accertamento e recupero crediti nei confronti dei professionisti che hanno omesso di versare in tutto, o in parte, i contributi previdenziali negli anni fra il 2015 e il 2018.
Per questo motivo, alcuni professionisti stanno regolarizzando la loro posizione definendo in un'unica soluzione la loro soluzione debitoria e altri hanno chiesto la rateizzazione del debito con contestuale domanda di regolarizzazione spontanea.

In relazione alla proponibilità della regolarizzazione:

  • è ancora in corso il termine di 60 giorni per aderire agli accertamenti;
  • le sanzioni sono ridotte del 50%;
  • vi è la possibilità di racchiudere in un'unica rateizzazione per chi è stato oggetto dell'attuale compagna di accertamenti.

Per quanto attiene la rateizzazioneunica:

  • consente di evitare di non poter beneficiare negli anni successivi dell'agevolazione della riduzione delle sanzioni;
  • può essere estesa fino a 5 anni;
  • è sempre possibile richiederne di nuove.

L'accertamento, oltre a posizioni minori, che gli avvocati interessati hanno deciso di regolarizzare, ha riguardato situazioni di ben diversa gravità e consistenza. A tal proposito, si parla dei cd. «grandievasori», ossia coloro che hanno debiti contributivi superiori ai 100mila euro, per i quali è stata dedicata una task force speciale e per i quali si procederà con i decreti ingiuntivi.

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