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22 dicembre 2023 Deontologia forense
Lo straniero non deve presentare apposita istanza di amissione al gratuito patrocinio contro il decreto di espulsione

Tali istanze possono essere archiviate o dichiarate inammissibili ma non già rigettate, in quanto non richieste ai fini dell'applicazione dell'art. 142 D.Lgs n. 115/2002.

di La Redazione

Con il parere n. 54 dell'11 dicembre, il CNF risponde al quesito formulato dal COA di Firenze in merito al trattamento delle istanze di ammissione al patrocinio a spese dello Stato presentate da cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea nei procedimenti di impugnazione dei provvedimenti di espulsione di cui all'art. 14 D.Lgs. n. 286/1998.

Nelle sue argomentazioni, il Consiglio richiama anzitutto l'art. 142 T.U. sulle spese di giustizia (D.Lgs n. 115/2002), il quale prevede che: «Nel processo avverso il provvedimento di espulsione del cittadino di Stati non appartenenti all'Unione europea, di cui all'articolo 13, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, l'onorario e le spese spettanti all'avvocato e all'ausiliario del magistrato sono a carico dell'erario e sono liquidati dal magistrato nella misura e con le modalità rispettivamente previste dagli articoli 82 e 83 ed è ammessa opposizione ai sensi dell'articolo 84».
L'art. 82, richiamato dalla disposizione appena riportata, riguarda il decreto di pagamento.

Tale quadro normativo, prosegue il CNF, è stato interpretato dalla Corte di Cassazione (ordinanza n. 11796/2023) nel senso che esso, disciplinando una ipotesi di ammissione ex lege al patrocinio, non richiede la presentazionee la produzione di apposita istanza.

«L'ammissione della parte al beneficio – scriveva la Suprema corte -, e quindi il diritto del difensore a pretendere la liquidazione dei compensi maturati per l'attività svolta, prescinde dalla presentazione di un'apposita istanza (Cass. 24102/2022): in tal caso il giudice deve limitarsi a verificare se la parte sia uno straniero extracomunitario e se il procedimento abbia ad oggetto l'impugnazione del decreto di espulsione, senza poter richiedere la produzione di uno specifico provvedimento di ammissione (Cass. 13833/2008)».

Pertanto, conclude il CNF, si tratta di un quadro normativo «sufficientemente chiaro nell'escludere, dunque, la necessità di una specifica istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato con riferimento ai procedimenti de quibus».

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