Home
Network ALL-IN
Quotidiano
Specializzazioni
Rubriche
Strumenti
Fonti
2 settembre 2024 Avvocati
Rimborso di massimo 500 euro all'avvocato che assiste il migrante in Albania
Fissato un massimale per le spese di viaggio sostenute dal legale che si reca nello Stato balcanico per difendere il soggetto ammesso al gratuito patrocinio. La somma è stata stabilita dal Ministero della Giustizia con Decreto del 5 luglio 2024, pubblicato in G.U. il 24 agosto, n. 198.
di La Redazione
Massimo 500 euro di rimborso per l'avvocato che assiste il migrante trasferito in Albania. Lo ha stabilito il Ministero della Giustizia che, con il decreto del 5 luglio 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 agosto 2024 ed emanato in collaborazione con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, con cui sono stati imposti dei limiti per quanto concerne le spese sostenute dai professionisti chiamati a difesa dei migranti ammessi al gratuito patrocinio. Il tetto massimo è lo stesso anche per gli interpreti e la somma va a coprire il costo del viaggio, del soggiorno come alloggio e cibo. 
Un provvedimento che entra a far parte nel quadro più ampio dei Protocollo tra il Governo italiano e quello albanese, firmato a Roma il 6 novembre 2023 che ha come obiettivo quello di rafforzare la collaborazione fra i due Stati in materia migratoria. Si tratta di un accordo che permette alla Penisola di utilizzare specifiche aree dello Paese balcanico per la costruzione di strutture destinate alle procedure di frontiera e al rimpatrio dei migranti non autorizzati a rimanere in territorio italiano. Questi spot possono ospitare un massimo di 3mila persone e sono gestite da autorità connazionali che operano sotto la giurisdizione tricolore, secondo la normativa europea. 
Secondo quanto stabilito dall'art. 4, c. 5, L. n. 14/2024, l'avvocato del migrante ammesso al patrocinio a spese dello Stato può recarsi in Albania per svolgere il suo incarico in caso di necessità, ossia quando non può partecipare all'udienza in Italia, non è possibile prendervi parte da remoto e il rinvio comprometterebbe i tempi del procedimento. In questo caso è possibile ricevere un rimborso delle spese sostenute per un massimo di 500 euro a patto che queste vengano documentate e richieste dall'avvocato e dall'interprete innanzi al giudice che ha presieduto l'udienza.
Documenti correlati