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23 settembre 2021
Il Senato licenzia in via definitiva il disegno di legge sulla riforma del processo penale

Deflazione e digitalizzazione del processo, potenziamento delle tutele delle vittime di reato ed estensione dell'applicabilità dei riti alternativi. Ecco alcune delle principali novità introdotte dal D.D.L. approvato stamani in via definitiva dal Senato.

La Redazione

Dopo il via libera della Camera lo scorso 3 agosto, nella mattinata di oggi 23 settembre 2021 il Senato ha approvato in via definitiva la riforma del processo penale: con 208 voti favorevoli e 28 contrari, Palazzo Madama si pronuncia a favore del D.D.L. n. 2353 recante «Delega al Governo per l'efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari».

Il provvedimento si compone di due articoli: l'art. 1 contiene delle deleghe al Governo per l'efficienza del processo penale, mentre l'art. 2 contiene novelle al codice penale e al codice di procedura penale, immediatamente precettive.

Le disposizioni contenute del D.D.L. in esame rispondono ad una serie di finalità, tra cui l'esigenza di accelerare il processo penale anche tramite una sua deflazione e la sua digitalizzazione, potenziare le garanzie difensive e le tutela della vittima di reato nonché prevedere una disciplina riguardante la ragionevole durata del giudizio di impugnazione, del quale è prevista l'improcedibilità in caso di eccessiva durata.

 Le principali novità introdotte dal provvedimento riguardano:

  • la deflazione ed accelerazione del processo penale attraverso, ad esempio, una rimodulazione dei termini di durata delle indagini preliminari;
  • la riforma dei riti alternativi, finalizzata ad estenderne l'applicabilità e a renderli maggiormente appetibili, con effetti deflattivi del rito dibattimentale;
  • la revisione della disciplina delle sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi in un'ottica di ampliarne il campo di applicazione e di permettere direttamente al giudice della cognizione di impartirle;
  • la digitalizzazione del processo penale nonché l'impiego di nuove tecnologie, con finalità di accelerazione;
  • il rafforzamento degli istituti di tutela della vittima di reato e l'introduzione di una disciplina organica sulla giustizia riparativa.
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