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9 agosto 2022
Hermès rivendica l’uso del titolo MetaBirkins che sta dietro alla raccolta di NFT

Dal canto suo, Mason Rothschild sostiene che le raffigurazioni di borse Birkin ricoperte di pelliccia e la loro identificazione quale MetaBirkins costituiscono un'opera artisticamente rilevante che non inganna esplicitamente la fonte o il contenuto.

La Redazione

Una delle prime cause legali che ha coinvolto NFT è quella che ha visto Hermès International contro Mason Rothschild, vertente sulla denuncia della prima di una violazione del marchio da parte della seconda, oltre all'accusa di false denominazioni di origine, false descrizioni e rappresentazioni, lesioni alla reputazione aziendale e concorrenza sleale. Nello specifico, Mason Rothschild stava dietro alla raccolta di 100 NFT MetaBirkins, immagini che ritraggono rendering pelosi della famosa borsa Birkin, “strappandole” il marchio semplicemente aggiungendo Meta davanti a Birkin.
Dal canto suo, Mason Rothschild sostiene che le sue opere d'arte debbano essere protette dalla responsabilità del marchio dal Primo Emendamento.

È accaduto che la corte ha ritenuto che allo scopo di determinare la perseguibilità della condotta ai sensi del Lanham Act fosse necessario utilizzare il test di Rogers, mentre successivamente il giudice SDNY ha stabilito che Hermès avesse sufficientemente esposto le accuse secondo cui l'utilizzo di MetaBirkins non fosse artisticamente rilevante o fosse esplicitamente fuorviante e, dunque, come esso non riuscisse a soddisfare il test di Rogers.

Il caso fa riflettere in particolare per un profilo: il titolo MetaBirkins può essere artisticamente rilevante per l'opera d'arte?

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