L'USPTO ha preliminarmente rifiutato le domande di registrazione di marchi incentrate su Metaverse per Gucci e Prada poiché, tra le altre cose, sussiste un rischio di confusione tra i marchi richiesti e i marchi validi detenuti dalle due case di moda.
Preliminarmente rifiutate le domande di registrazione dei marchi incentrate su Metaverse per Gucci e Prada. Le richieste, infatti, erano state depositate da individui non affiliati ottenendo il rifiuto dell'USPTO per una serie di motivi, tra i quali il rischio di confusione tra i marchi richiesti ed i marchi validi detenuti da Gucci e Prada.
Analizzando le domande, l'esaminatore ha affermato che la natura dei prodotti in questione pesa a favore di una correlazione tra i prodotti offerti dall'azienda di moda e quelli virtuali ipotetici a marchio Gucci, spingendo dunque i consumatori a presumere ragionevolmente che questi ultimi siano prodotti o fabbricati dalla stessa fonte dei primi. In ragione di ciò, i marchi risultano confusamente simili e, di conseguenza, la registrazione non può essere accettata.
Inoltre, gli esaminatori hanno rilevato che essendo Gucci e Prada marchi di moda altamente noti, i consumatori presumerebbero che i beni e servizi virtuali abbiano una connessione con un'istituzione, connessione che non esiste.
Può allora constatarsi che i diritti di marchio delle aziende per la registrazione di beni e servizi del mondo reale si applicano anche nel Metaverso, dunque anche nel mondo virtuale la legge non avrebbe bisogno di grandi revisioni per operare in termini efficaci.