Il vademecum realizzato da Enea «Indicazioni essenziali per una corretta impostazione degli impianti di riscaldamento a gas» del 20 ottobre 2022, in riferimento all'articolo 1, commi 8 e 9 Decreto MiTE n. 383 del 6 Ottobre 2022, è stato realizzato con l'obiettivo di agevolare l'attuazione delle misure di contenimento dei consumi di gas metano per riscaldamento indicate per la stagione invernale 2022-2023.
Le misure di risparmio previste dal Decreto si applicano a tutti gli impianti di riscaldamento alimentati a gas naturale, mantenendo escluse le utenze più sensibili per la funzione svolta, quelle per cui le autorità indicate dalla normativa abbiano già concesso deroghe motivate, gli impianti inseriti in particolari contesti e con determinati assetti e gli edifici dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili (che rispettano gli obblighi di utilizzo di impianti a fonti rinnovabili di cui
all'Allegato 3 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n.199).
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Il documento, rivolto al cittadino che si trova nelle condizioni di dover applicare quanto stabilito dal decreto, contiene le indicazioni essenziali per una corretta gestione degli impianti di riscaldamento domestici. In particolare sono incluse:
- Indicazioni per l'accensione e lo spegnimento dell'impianto all'inizio e alla fine della stagione di riscaldamento;
- Indicazioni sulla regolazione della temperatura di mandata degli impianti di riscaldamento;
- Indicazioni per la regolazione della temperatura dell'acqua calda sanitaria;
- Indicazioni per l'impostazione degli orari di accensione degli impianti di riscaldamento;
- Indicazioni sui corretti comportamenti quotidiani e su modalità e tempi per garantire il necessario ricambio d'aria negli ambienti climatizzati.
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Indicazioni pratiche per la regolazione degli impianti
Negli impianti autonomi, le nuove date di attivazione e spegnimento dell'impianto indicate per ciascuna zona climatica per
la stagione 2022-23 dal DM 383/2022 dovranno essere settati dagli abitanti stessi ciascuno per il proprio appartamento. Qualora si disponga di un dispositivo, come un
cronotermostato, in grado di programmare la data di attivazione e di spegnimento della caldaia, si dovrà modificare la data di accensione secondo le nuove indicazioni. In alternativa, l'avvio e lo spegnimento dell'impianto a inizio e fine stagione di riscaldamento dovranno essere gestiti manualmente, agendo sul pannello di controllo della caldaia. A fine stagione:
- se la caldaia funziona solo per il riscaldamento, dovrà essere spenta o messa in OFF
- se la caldaia funziona per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria, dovrà restare spenta solo la parte relativa al riscaldamento. In questi casi, le caldaie sono spesso dotate di selettori manuali come quelli mostrati sotto, che permettono di settare la modalità “inverno” (che abiliterà le funzioni acqua calda sanitaria e riscaldamento); nel resto dell'anno, potrà selezionarsi la modalità “estate”.
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Negli impianti centralizzati, il responsabile (o il terzo responsabile incaricato) avrà il compito di programmare per l'intero edificio la data di avvio e chiusura della stagione di riscaldamento secondo le indicazioni del DM.
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Quanto agli orari di accensione:
- negli impianti autonomi, gli orari giornalieri di accensione devono essere settati dagli utenti. Quelli che dispongano di un cronotermostato in grado di programmare gli orari di funzionamento dovranno verificare che il numero di ore di attivazione dell'impianto si mantenga al di sotto del limite impostato dal D.M. 383/2022 per la propria zona climatica;
- negli impianti centralizzati, il responsabile (o il terzo responsabile incaricato) avrà il compito di programmare per l'intero edificio anche gli orari d'avvio e spegnimento giornalieri dell'impianto nel rispetto delle indicazioni del D.M. 383/2022. Agli utenti sarà affidata la gestione della temperatura interna e dell'impianto secondo le proprie esigenze, ma sempre all'interno dalla finestra temporale d'accensione impostata a livello di edificio dal responsabile.
Impianti non provvisti di sistemi di termoregolazione
Si tratta di impianti che non sono stati ancora adeguati (del tutto o in parte) alle prescrizioni del
D.P.R. n. 412/93, relative all'installazione di sistemi di termoregolazione su impianti autonomi e centralizzati nuovi od oggetto di ristrutturazione, né a quelle del
D.Lgs. n. 102/2014, relative agli obblighi di installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione in impianti centralizzati. Il mancato adeguamento può essere dovuto alla
presenza di impianti molto datati non oggetto di ristrutturazione negli ultimi trent'anni o alla presenza di impianti in deroga rispetto agli obblighi normativi di contabilizzazione per comprovata non fattibilità tecnico-economica dell'intervento. Per quegli impianti che non possiedono alcun sistema di regolazione automatica degli orari di accensione, le ore massime di funzionamento previste dal D.M. 383/2022 dovranno essere rispettate attraverso l'accensione e lo spegnimento manuale della caldaia.
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Si raccomanda l'installazione almeno di un termostato di zona che consenta di impostare la temperatura dell'abitazione nel rispetto del D.M. 383/2022. Qualora si scegliesse di installare un dispositivo con la possibilità di programmazione oraria (cronotermostato), non sarebbe più necessaria la gestione manuale dell'accensione e dello spegnimento giornaliero della caldaia.
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Comportamenti e gestione dei ricambi d’aria
È fondamentale che la corretta regolazione della temperatura interna degli ambienti sia accompagnata dall'attenzione ai comportamenti quotidiani. Comportamenti sbagliati rischiano infatti di creare inutili dispersioni di calore e di ridurre l'efficienza degli impianti di riscaldamento, sprecando energia e diminuendo il comfort delle abitazioni.
Oltre a ciò, è importante:
- la ventilazione degli ambienti interni. Rinnovare l'aria che respiriamo permette di eliminare i batteri e le sostanze inquinanti.
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Mantenere il giusto livello di umidità nell'ambiente. Un eccessivo tasso di umidità nei locali può generare fenomeni di condensa sulle pareti, successiva formazione di muffe e creare un ambiente non salubre per gli abitanti.
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Per il ricambio del volume d'aria dell'abitazione sono necessari pochi minuti per 2-4 volte al giorno. Le abitazioni occupate tutto il giorno e da più persone dovranno essere ventilate con più frequenza rispetto a quelle poco vissute.
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In conclusione, la corretta impostazione degli impianti di riscaldamento – affiancata a una periodica manutenzione degli stessi –
consentirà l'ottenimento di un significativo risparmio energetico in vista della stagione invernale, fondamentale per contrastare i cambiamenti climatici riducendo le emissioni di anidride carbonica e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti nazionali riducendo la domanda di gas metano.