«Assumiamo un impegno importante» – commenta il Presidente federale Gabriele Gravina - «nei confronti dei nostri stakeholder e delle nuove generazioni».

 

Queste le parole del Presidente Gravina a margine della presentazione da parte della FIGC della “Strategia di Sostenibilità”, un progetto ambizioso che si ispira  all'Agenda 2030 delle Nazioni Unite ed alla “Strategia di Sostenibilità UEFA”.

 

Trattasi, in particolare, di 60 obiettivi strategici chiari, misurabili e monitorabili, che il calcio italiano, inteso come unico ecosistema, intende raggiungere entro il 2030 su undici diverse politiche comprese nell'ambito dei diritti umani e della tutela ambientale.

 

La FIGC, che è la prima Federazione sportiva italiana a dotarsi di un documento strategico di questo tipo, assume quindi un impegno chiaro nella sfida verso uno sviluppo sostenibile del calcio, nel rispetto delle esigenze della competizione sportiva globale e quella con gli altri prodotti dell'industria dell'intrattenimento. E, al tempo stesso, indica una nuova vision che assegna a questo importante sport un ruolo da protagonista nel processo di ispirazione e accelerazione dell'azione collettiva nell'ambito dei diritti umani e ambientali.

In particolare, il documento recepisce gli 11 ambiti di azione indicati dalla UEFA, associandoli un obiettivo da raggiungere entro il 2030: in ambito sociale, la FIGC si impegna a mettere le persone al centro, promuovendo un ambiente inclusivo e paritario.

Sul fronte ambientale, invece, lo scopo è quello di ridurre l'impatto sull'ambiente e stimolare l'azione per il clima in tutti gli attori del calcio italiano.