Si è conclusa con un accordo la causa sui marchi che ha contrapposto Vans a Walmart per la presunta compagna di quest'ultimo volta ad eliminare tutte le scarpe più vendute dell'iconico produttore statunitense.
L'accordo arriva quasi esattamente due anni dopo che Vans hanno intentato una causa contro Walmart, sostenendo che il rivenditore stava «vendendo spudoratamente scarpe imitazioni in uno sforzo diretto per confondere i consumatori, sottrarre illegalmente le vendite a Vans e danneggiare intenzionalmente i suoi preziosi diritti di proprietà intellettuale». In pratica, metteva sul mercato scarpe economiche, di bassa qualità e che erano poco più che «sfacciate versioni imitative delle scarpe Vans».
Per incentivare la vendita, Walmart arruolava sostenitori e influencer per promuovere i suoi prodotti tramite altri siti web e piattaforme sociali.

Le accuse mosse da Vans erano violazione diretta e concomitante del marchio, concorrenza sleale e falsa denominazione di origine ai sensi del Lanham Act e della legge dello stato della California, con conseguente richiesta di un provvedimento ingiuntivo e il ristoro dei danni monetari.