Queste le principali novità trattate nel corso del Consiglio dei Ministri n. 75 del 26 marzo 2024. È stato inoltre approvato un decreto legislativo che introduce la revisione della disciplina doganale e del sistema sanzionatorio in materia di accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi.
Si è svolto ieri il Consiglio dei Ministri n. 75. Di seguito le principali novità.
È stato approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali finalizzato alla tutela della finanza pubblica nel settore delle agevolazioni fiscali in materia edilizia e di efficienza energetica.
Il decreto prevede, tra l'altro:
- l'eliminazione, per gli interventi successivi all'entrata in vigore delle nuove norme, delle residue fattispecie per le quali risulta ancora vigente l'esercizio delle opzioni per il cd. sconto in fattura o per la cessione del credito in luogo delle detrazioni;
- l'esclusione dell'applicazione dell'istituto della remissione in bonis che avrebbe consentito, con il pagamento di una minima sanzione, la comunicazione funzionale alla fruizione dei benefici fino al 15 ottobre 2024;
- l'introduzione di misure volte ad acquisire maggiori informazioni inerenti alla realizzazione degli interventi agevolabili. È, inoltre, previsto, un corredo sanzionatorio;
- la sospensione, fino a concorrenza di quanto dovuto, dell'utilizzabilità dei crediti di imposta inerenti i bonus edilizi in presenza di iscrizioni a ruolo o carichi affidati agli agenti della riscossione relativi imposte erariali nonché ad atti emessi dall'Agenzia delle entrate per importi complessivamente superiori a euro 10.000, se scaduti i termini di pagamento e purché non siano in essere provvedimenti di sospensione o non siano in corso piani di rateazione per i quali non sia intervenuta decadenza;
- l'introduzione di misure volte a prevenire le frodi in materia di cessione dei crediti ACE, riducendo a una la possibilità di cessione ed estendendo la responsabilità solidale del cessionario alle ipotesi di concorso nella violazione, nonché ampliando i controlli preventivi in materia di operazioni sospette.
Nella stessa riunione è stato dato il via libera ad un disegno di legge che introduce disposizioni in materia di tutela dei minori in affidamento volte a tutelare il superiore interesse del minore a vivere e crescere all'interno della propria famiglia d'origine e a contrastare gli affidamenti impropri, ovvero affidamenti presso istituti o famiglie a lungo termine o sine die.
Inoltre, le disposizioni rendono conoscibili a livello nazionale dati al momento presenti solo nei singoli tribunali, quali le strutture abilitate all'affidamento, il loro numero e il numero dei minori collocati presso istituti di assistenza pubblici o privati o presso comunità di tipo familiare.
A questo scopo, si istituiscono:
- il “registro nazionale degli istituti di assistenza pubblici o privati, delle comunità di tipo familiare e delle famiglie affidatarie”, con la finalità di monitorare il ricorso agli affidamenti dei minori temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo, contrastando il fenomeno dell'istituzionalizzazione impropria;
- il “registro dei minori collocati in comunità di tipo familiare o istituti di assistenza pubblici o privati o presso famiglie affidatarie”, per acquisire un quadro unitario delle informazioni concernenti le diverse fattispecie di allontanamento dei minori dalle famiglie d'origine, compreso l'allontanamento temporaneo e l'affidamento preadottivo;
- l'Osservatorio nazionale sugli istituti di assistenza pubblici o privati, sulle comunità di tipo familiare e sulle famiglie affidatarie, con funzione di controllo e di promozione in materia di comunità di tipo familiare e di famiglie affidatarie.
I due nuovi registri non sostituiscono, bensì integrano quanto previsto dai registri delle tutele e delle curatele istituiti presso l'ufficio del giudice tutelare.
Il Governo ha approvato, in esame definitivo al provvedimento che attua la Legge n. 71/2022 recante «deleghe al Governo per la riforma dell'ordinamento giudiziario e per l'adeguamento dell'ordinamento giudiziario militare, nonché disposizioni in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura».
Il provvedimento introduce test psicoattitudinali per i candidati in ingresso nei ruoli della magistratura. Inoltre, ai fini della valutazione di professionalità del magistrato, prevede per il consiglio giudiziario e il Consiglio superiore la possibilità di acquisire, oltre ai provvedimenti a campione, anche ulteriori specifici provvedimenti oppure intere categorie di provvedimenti. Infine, si consente l'ammissione al concorso anche dei candidati che siano stati dichiarati per quattro volte non idonei.
Inoltre, è stato dato il via libera anche ad un provvedimento contenente sul riordino della disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili, ai sensi dell'
Nel testo si prevede l'applicazione delle disposizioni relative al numero massimo dei magistrati fuori ruolo a partire dal 1° gennaio 2026 e si precisa che, fino a tale data, sono esclusi dal numero massimo dei magistrati collocabili fuori ruolo gli incarichi di cui all'art. 14.
In esame preliminare è stato approvato un decreto legislativo che, in attuazione della legge delega per la riforma fiscale (
È stato inoltre approvato un disegno di legge che introduce disposizioni per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore dei cittadini e delle imprese.
Gli interventi riguardano i seguenti settori:
- attività economiche, turistiche e della navigazione;
- procedimenti amministrativi;
- istruzione;
- università;
- salute;
- sordocecità.