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7 maggio 2024
Le soluzioni ai contratti pubblici: la digitalizzazione dei contratti
Il MIT ha fornito alcune soluzioni operative in relazione alle piattaforme elettroniche per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro.
di La Redazione
Il quesito
È stato chiesto al Ministero un parere circa la digitalizzazione contratti pubblici. In particolare, in applicazione della delibera ANAC n. 582 del 13 dicembre 2023, gli utenti hanno posto l'interrogativo sul come si concilia l'affidamento diretto infra € 5000 (no rotazione, no Mepa) che dovrebbe essere semplificato per definizione con la procedura resa dalle piattaforme di approvvigionamento certificate che non contemplano una procedura semplificata infra € 5000.
La norma di riferimento

legislazione

L'art. 25, comma 1, D. Lgs. n. 36/2023 prevede che le piattaforme di approvvigionamento digitale sono costituite dall'insieme dei servizi e dei sistemi informatici, interconnessi e interoperanti, utilizzati dalle stazioni appaltanti e dagli enti concedenti per svolgere una o più attività di cui all'articolo 21, comma 1, e per assicurare la piena digitalizzazione dell'intero ciclo di vita dei contratti pubblici.

L'analisi normativa

esempio

A decorrere dal 1° gennaio 2024, anche per le procedure sotto-soglia vi è l'obbligo di procedere tramite piattaforma ai sensi degli artt. 25 e 26 del D. Lgs. n. 36/2023. Invero, dal 1° gennaio 2024 ha acquisito efficacia la disciplina sulla digitalizzazione dell'intero ciclo dei contratti pubblici prevista dal Libro I, Parte II del Codice dei contratti pubblici. Le disposizioni richiamate impongono alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti di procedere allo svolgimento delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici utilizzando piattaforme di approvvigionamento digitale certificate (PAD). Tale previsione è funzionale a garantire, da parte della Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP), una serie di servizi quali la pubblicità legale e la trasparenza degli atti di gara, ai sensi degli articoli 27 e 28 del Codice, consentendo la trasmissione in tempo reale delle informazioni necessarie nonché la possibilità di utilizzare appieno il fascicolo virtuale dell'operatore economico per le verifiche previste. Il codice dei contratti pubblici non prevede ipotesi di deroga o di esenzione dall'applicazione delle disposizioni sulla digitalizzazione con riferimento a fattispecie particolari di affidamenti o a determinate soglie di importi.

La soluzione

precisazione

Il Ministero ha precisato che in base al Comunicato del Presidente ANAC del 10 gennaio 2024, «Indicazioni di carattere transitorio sull'applicazione delle disposizioni del codice dei contratti pubblici in materia di digitalizzazione degli affidamenti di importo inferiore a 5.000 euro», al fine di favorire le Amministrazioni nell'adeguarsi ai nuovi sistemi che prevedono l'utilizzo delle piattaforme elettroniche, l'utilizzo dell'interfaccia web messa a disposizione dalla piattaforma contratti pubblici - PCP dell'Autorità, raggiungibile al link https://www.anticorruzione.it/-/piattaforma-contrattipubblici,sarà disponibile anche per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro fino al 30 settembre 2024.

Riferimento
Risposta del Ministero (MIT) del 17 aprile 2024 n. 2525
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