Home
Network ALL-IN
Quotidiano
Specializzazioni
Rubriche
Strumenti
Fonti
21 agosto 2024
Violenza contro le donne veicolata dai social media: ecco la prima indagine ISTAT

Il Report mostra, tra le altre cose, la maggiore diffusione del senso di indignazione verso gli episodi di violenza tra gli utenti social rispetto al linguaggio violento, anche con riferimento a casi di vittimizzazione secondaria e di colpevolizzazione della vittima di violenza.

di La Redazione

È stato pubblicato il primo Report sull'analisi della violenza contro le donne veicolata dai social media che si basa sull'analisi del sentiment e delle emozioni dei contenuti social riguardanti la violenza contro le donne.
Dal 2020 l'ISTAT, in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità, ha infatti intrapreso l'analisi del fenomeno nell'ambito dei social media con lo scopo di esaminare come gli stereotipi di genere siano veicolati nel mondo virtuale. I social coinvolti nell'indagine sono 4: Twitter – X, Instagram, Facebook e Webnews.
L'indagine viene condotta osservando come i social siano in grado di riprodurre stereotipi di genere, se amplifichino il linguaggio violento oppure generino indignazione, oltre a capire se possano generarsi nuove forme di violenza di genere (c.d. cyber-violenza).

Come sottolineato dall'ISTAT, la violenza contro le donne si diffonde sempre di più nel mondo virtuale e trova nei social media un importante canale di diffusione, condividendo le stesse cause che stanno alla base della violenza “offline”, cioè appunto gli stereotipi culturali di genere, che riflettono sostanzialmente le disuguaglianze di genere nella nostra società.
Attraverso un processo di cattura dei contenuti diffusi dai social, in base alla presenza di almeno una parola appartenente a un insieme di parole filtro, l'indagine ha raccolto e osservato le opinioni e i contenuti di post, tweet e messaggi che segnano il modo in cui viene “letto” il fenomeno della violenza di genere. Inoltre, la stessa indagine misura come tali messaggi possano essere utilizzati allo scopo di contrastare la cultura dello stereotipoe la stessa violenza di genere ovvero se, al contrario, ne esaltino il profilo negativo, amplificando odio e violenza.

Nello specifico, l'analisi fornisce informazioni su:

esempio

  • Quanto il fenomeno della violenza di genere sia rappresentato sui contenuti social;
  • La rappresentazione di come tali conversazioni utilizzino un linguaggio violento o di indignazione verso temi legati alla violenza di genere;
  • L'analisi delle emozioni collegate agli atteggiamenti di indignazione espressi tramite social;
  • L'elaborazione di una topic analysis sui messaggi che costituiscono picchi di discussione per rilevare quali siano gli argomenti trattati nell'ambiente virtuale.

attenzione

Il periodo di riferimento è quello compreso tra il 1° novembre 2021 e il 30 novembre 2022.

Documenti correlati