G7 parità di genere e empowerment femminile: i prossimi obiettivi nella dichiarazione finale
Si è conclusa il 5 ottobre la Riunione ministeriale G7 sulla parità di genere e l'empowerment femminile, tenutasi a Matera e presieduta dalla Ministra Eugenia Roccella.
Al centro, la riaffermazione dell'impegno collettivo a tutelare, promuovere e realizzare i diritti di tutte le donne e le ragazze, ponendo fine ad ogni forma di violenza sessuale e di genere e assicurando l'empowerment di donne e ragazze in tutta la loro diversità.
Accanto alla presa di coscienza del fatto che nessun Paese, ad oggi, ha raggiunto la piena parità di genere, si nutre una forte preoccupazione, in primo luogo, per quello che sembra essere un arretramento dei diritti delle donne, delle ragazze e delle persone LGBTQIA+ in tutto il mondo e, in secondo luogo, per l'impatto decisivo dei conflitti armati sul rispetto dei diritti umani, in primis di donne e bambini.
Maggiore deve essere allora lo sforzo dei Ministri per la parità di genere per porre fine alla violenza contro le donne, per rafforzare il sostegno alle vittime e per garantire l'empowerment di donne e ragazze.
Di seguito solo alcuni dei principali impegni oggetto della Dichiarazione conclusiva del G7:
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- Riconoscere che la violenza contro le donne costituisce una violazione o un abuso dei diritti umani nonché una forma di discriminazione che a lungo andare porta alla perpetrazione di stereotipi di genere pericolosi;
- Eliminare tutte le forme di violenza contro le donne mediante un approccio multidimensionale alla prevenzione, al supporto, alla persecuzione e alle politiche coordinate. Punto di partenza in tal senso è senza dubbio l'educazione dei bambini;
- Migliorare la formazione degli operatori che lavorano in tutti i settori a contatto con le vittime;
- Incrementare gli investimenti per centri antiviolenza e case rifugio;
- Migliorare le azioni volte all'empowerment economico delle vittime, compreso il sostegno finanziario, all'imprenditorialità e l'alfabetizzazione finanziaria;
- Promuovere politiche volte a rispondere efficacemente alla violenza agevolata dalla tecnologia e dalla disinformazione, compresi gli strumenti di AI;
- Migliorare le azioni volte a tutelare donne, ragazze e persone LGBTQIA+ dalla violenza nella vita pubblica e nelle posizioni di leadership;
- Promuovere una partecipazione piena, equa e significativa in tutte le fasi dei processi di pace e sicurezza, di prevenzione dei conflitti e di risoluzione degli stessi;
- Affrontare i problemi che affliggono le donne nel mercato del lavoro, e quindi i divari occupazionali, retributivi, di cura e pensionistici;
- Assicurare pari opportunità nelle attività sportive;
- Incoraggiare le imprese ad adottare strumenti per la parità e l'empowerment delle donne a tutti i livelli dell'azienda;
- Promuovere un'equa condivisione delle responsabilità di cura;
- Rafforzare gli sforzi per affrontare le sfide che persistono nel settore della cura retribuita.
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