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4 dicembre 2024
Via libera dalla Camera al DDL Concorrenza 2023
Il testo, che si inserisce nel quadro delle misure e degli interventi di attuazione del PNRR, passa ora all'esame del Senato.
di La Redazione
La Camera dà il suo via libera al DDL Concorrenza 2023, approvato dal Governo nel corso del Consiglio dei Ministri dello scorso luglio.
Il DDL rappresenta un importante passo verso una maggiore competitività e trasparenza del mercato italiano. Con misure che vanno dai dehors alle start-up, il provvedimento mira a tutelare i consumatori, stimolare gli investimenti e razionalizzare diversi settori economici.
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Il testo passa ora all'esame del Senato: se ci saranno modifiche dovrà tornare alla Camera, altrimenti sarà approvato definitivamente. |
Start-up
Il DDL introduce modifiche significative riguardo alla qualificazione delle società come start-up innovative, restringendo i criteri di accesso a tale status.
Una delle principali novità riguarda la lettera f) dell'art. 25, del D.L. n. 179/2012, che specifica che le start-up innovative non potranno più svolgere come attività prevalente quelle di agenzia e consulenza. In pratica, questo intervento limita l'accesso a questo status alle società che non operano principalmente nel settore dei servizi di consulenza o agenzia, puntando a favorire l'innovazione in settori più dinamici e tecnologicamente avanzati.
L'altra modifica, contenuta nel testo originario del DDL, è la nuova lettera a-bis) aggiunta al comma 2 dell'art. 25, che stabilisce un ulteriore vincolo per l'accesso al regime delle start-up innovative. Secondo questa disposizione, solo le micro, piccole e medie imprese (MPMI), come definite dalla Raccomandazione 2003/361/CE, potranno essere qualificate come start-up innovative. Questo significa che le grandi imprese non potranno più usufruire di questo status, mirando a concentrare gli incentivi e le agevolazioni su realtà aziendali più piccole e ad alta crescita.
Tetto commissioni dei buoni pasto
Una delle novità introdotte nell'iter parlamentare riguarda una misura sui buoni pasto. La norma prevede che, anche nel settore privato, venga introdotto un tetto massimo del 5% sulle commissioni che gli esercenti devono pagare alle società emittenti di buoni pasto. Lo scopo è favorire una maggiore sostenibilità economica per i negozi e i ristoranti che accettano buoni pasto, con l'obiettivo di incentivare l'utilizzo di questi strumenti da parte dei consumatori.
Trasporto pubblico non di linea
Per combattere l'abusivismo nel settore del trasporto pubblico non di linea (taxi e NCC), il DDL prevede sanzioni in caso di mancata iscrizione al registro dei conducenti e una razionalizzazione delle sanzioni applicabili. I Comuni avranno la possibilità di verificare i dati nel registro e di comunicare al Ministero dei Trasporti eventuali provvedimenti di sospensione o revoca delle licenze.Scatole nere nelle auto
È previsto che alla scadenza del contratto, la assicurazioni non potranno più prevedere clausole che impediscano o limitino il diritto dell'assicurato di disinstallare i dispositivi elettronici per il monitoraggio dati, così come non potranno chiedere penali per la restituzioni. I consumatori potranno trasferire i dati raccolti da questi dispositivi.Shrinkflation
Il fenomeno della shrinkflation, ovvero la riduzione delle quantità di prodotto pur mantenendo invariato il confezionamento, sarà contrastato con l'introduzione di un obbligo di etichettatura specifica. Le aziende dovranno informare i consumatori sui cambiamenti nelle confezioni e sulle quantità effettive di prodotto, garantendo una maggiore trasparenza nel mercato.Documenti correlati