Home
Network ALL-IN
Quotidiano
Specializzazioni
Rubriche
Strumenti
Fonti
22 gennaio 2025
Il nuovo Decreto Giustizia è legge

Dopo l'ok al Senato della scorsa settimana, arriva il via libera anche dalla Camera alla conversione in legge del D.L. n. 178/2024. Si attende ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

di La Redazione

Con 163 voti favorevoli, 103 astensioni e nessun contrario, l'Aula della Camera ha approvato definitivamente la conversione in legge del D.L. n. 29 novembre 2024, n. 178 che reca «Misure urgenti in materia di giustizia».

Il provvedimento, nel testo identico a quello licenziato da Palazzo Madama, è composto da 11 articoli e detta misure in materia di organizzazione della magistratura, gestione dell'edilizia penitenziaria e uso dei braccialetti elettronici.

Tra le novità introdotte dal Decreto in materia organizzazione e funzionamento degli uffici giudiziari, si segnala il differimento al mese di aprile 2025 delle elezioni, previste per il 2024, dei Consigli giudiziari e del Consiglio direttivo della Corte di Cassazione (art. 1).

Inoltre, viene disposta l'equiparazione con il limite già previsto per il conferimento delle funzioni apicali della Cassazione, pari ad almeno due anni di servizio prima del collocamento a riposo a tutte le altre funzioni direttive (art. 2, lett. a).

Si impone un limite al conferimento di nuovi incarichi direttivi o semidirettivi, stabilendo che il magistrato che ha svolto funzioni direttive o semidirettive non possa presentare domanda per il conferimento di un nuovo incarico se non siano trascorsi 5 anni dal giorno in cui ha assunto le predette funzioni (art. 2, lett. b).

Limitatamente per i giudici che si occupano di procedimenti in materia di famiglia, il provvedimento prevede che non si applicherà più il limite dei 10 anni di permanenza nell'incarico presso lo stesso ufficio (art. 3).

In tema di corsi di formazione, essi diventano obbligatori per i soli magistrati che hanno già ottenuto il conferimento o la conferma di incarichi direttivi e semidirettivi (art. 4). Si riduce da 24 a 12 mesi il periodo di assegnazione all'Ufficio del processo dei giudici onorari di pace nominati fino al 31 dicembre 2026 e si provvede alla relativa copertura finanziaria (art. 5).

L'art. 6 del provvedimento in esame detta disposizioni in materia di edilizia penitenziaria. A tal riguardo viene innovata la disciplina concernente la figura del commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria, incidendo su aspetti come i poteri ed il compenso del commissario, la durata dell'incarico, che viene prorogata sino al 31 dicembre 2026, e la soppressione della previsione dell'acquisizione dell'intesa con i Presidenti delle regioni territorialmente competenti, ai fini dell'approvazione dei progetti da parte del commissario straordinario.

Vengono integrate le norme relative alle procedure di controllo elettronico (c.d. braccialetto elettronico), dell'osservanza delle misure cautelari degli arresti domiciliari (art. 275-bis, c.p.p.), dell'ordine di allontanamento dalla casa familiare (art. 282-bis, c.p.p.) e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (art. 282-ter, c.p.p.), precisando che l'accertamento della fattibilità tecnica da parte della polizia giudiziaria deve includere anche la verifica della fattibilità operativa (art. 7).

attenzione

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 19 la Legge di conversione 23 gennaio 2025, n. 4 del D.M. 29 novembre 2024, n. 178, recante misure urgenti in materia di giustizia.

Documenti correlati